Contrabbando «Ma è ancora un reato?» di R. Cri.

Violante Violante Contrabbando «Ma è ancora un reato?» FTRENZE. «Questo contrabbando di tabacchi... siamo sicuri che ci convenga continuare a considerarlo reato? Vorrei capire il rapporto costi-benefici». Così ha detto il presidente della Camera Luciano Violante, in un dibattito sulla giustizia alla festa dall'Unità di Firenze. «Un tir di sigarette di contrabbando rende 3 miliardi all'organizzazione ed evade diritti per 400 milioni. Possiamo riflettere se davvero è utile avere il monopolio di tabacchi o se noi, alleggerendo questo settore, non possiamo recuperare tutta una serie di personale di polizia e della Finanza che oggi sono su quel fronte. E invece dislocare quelle forze su un altro terreno. Tantopiù che dietro vi sono le multinazionali del tabacco che vendono del tutto legalmente dal loro punto di vista alle organizzazioni dei contrabbandieri». ■ «Non sono certissimo - ha concluso Violante - ma vorrei riflettere appunto su costi e benefici, cioè se non ci convenga ridisiocare tutta una serie di appartenenti, in particolare alla Finanza, di cui molte migliaia sono dislocate su questo fronte, dislocarle invece a cercare i soldi della mafia. Che mi pare tutto sommato convenga di più che andare a cercare i pacchetti di sigarette di contrabbando». La proposta di Violante ha suscitato l'approvazione di Rino Formica, che cinque anni fa, quando era a capo del dicastero delle Finanze, Formica fece una proposta che suscitò clamore: aboliamo il reato di contrabbando e rcuperiamo i contrabbandieri alla società offrendo loro un lavoro in cambio della cessazione della attività illecita. Oggi Formica nota con soddisfazione che la questione torna all'ordine del giorno. «Bisognerebbe ridurre drasticamente l'imposta sul tabacco. Così verrebbe meno l'addizionale sulla quale si lucra e che è alla base dell'attività dei contrabbandieri», [r. cri.]

Persone citate: Formica, Luciano Violante, Rino Formica