Contro gli scippi strade vietate alle moto

In un mese oltre 370 colpi: e quasi sempre i malviventi agiscono a bordo di ciclomotori In un mese oltre 370 colpi: e quasi sempre i malviventi agiscono a bordo di ciclomotori Contro gli scippi, strade vietate alle moto Napoli, un piano per le vie più a rìschio NAPOLI. Finora sono stati i padroni delle città, arrivavano lì dove le auto non avrebbero mai potuto neppure avvicinarsi. Ma per i motociclisti di Napoli si prepara un autunno che più caldo non si può. Per loro, molte strade del centro diventeranno off-limits. Colpa degli scippatori che usano le due ruote come un'arma per aggredire le loro vittime. E' un'esperienza che prima o poi tocca a tutti i napoletani. La tecnica, sempre la stessa: la spinta alle spalle, lo strappo del manico della borsa, o del cinturino dell'orologio, oppure della coDanina, e il gioco è fatto. Nel solo mese di agosto la questura ha contato 376 scippi. Il numero reale, pero, è destinato a crescere di molto se si considera che le vittime, convinte deh'inutilità della denuncia, non sempre si rivolgono alla polizia. E allora, pugno di ferro contro gli scippatori. Al punto che il Comune, d'accordo con prefetto, questore e comandante dei carabinieri, sta per bandire le zone a maggior rischio a moto grandi e piccole. Gli amanti delle due ruote non potranno transitare, per motivi di sicurezza pubblica, lungo le strade e in alcuni rioni il cui elenco sarà reso noto tra pochi giorni. In città c'è già chi grida allo scandalo per una decisione giudicata da molti demagogica e antidemocratica. «Provvedimenti come questo rispondono a una logica liberticida di stampo sovietico - tuonano i rappresentanti di An -. In una città con il traffico così caotico, il mezzo a due ruote è un'esigenza insopprimibile». Ma l'assessore comunale alla Viabilità, Massimo Paolucci, è deciso a proseguire per la sua strada incurante delle proteste: «Quest'imziativa fa parte di un piano rivoluzionario per riportare il rispetto del- la legalità e un po' d'ordine nelle strade di Napoli», dice. L'ultima aggressione risale a ieri. Ne ha fatto le spese un maresciallo dei vigili urbani, Marcello Curto, 63 anni, malato di cuore. I due che lo hanno atterrato con un pugno per strappargli la collanina d'oro sono stati arrestati. Il più delle volte, però, gli scippatori riescono a farla franca, rovinando in una manciata di secondi la giornata a un povero passante e l'immagine di Napoli che, sia pure tra mille difficoltà, riesce a proporsi come una meta privilegiata dai turisti italiani e stranieri. L'epidemia di scippi ha messo in allarme gli uomini di Palazzo San Giacomo, sede del municipio. Preoccupa anche il prefetto, che lunedì ha presieduto una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Un altro summit in questura è previsto per oggi: alla questura, infatti, toccherà stilare l'elenco delle aree a rischio e coordinare l'intervento di pohzia, carabinieri e guardia di finanza. L'attenzione è puntata soprattutto sul centro storico di Napoli, dove si concentra il cinquantuno per cento degli scippi compiuti in agosto e nei primi cinque giorni di settembre. Il piano si articolerà in tre punti. Primo: divisione della città in zone da assegnare per la sorveglianza a polizia, carabinieri e vigili urbani il cui compito sarà quello di far rispettare le norme del codice stradale, a cominciare da quella che vieta di viaggiare in due su un motorino senza targa. Secondo: censimento delle strade e dei rioni più colpiti dai rapinatori e da dichiarare off-limits per i mezzi a due ruote. Terzo: estensione e rafforzamento dei controlli nei quartieri periferici infestati da piccola e grande malavita. «Ma la vera novità scaturita dalla riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è che per la prima volta si è deciso un intervento concertato fra tutte le istituzioni tra cui il Comune», puntualizza l'assessore Paolucci. La crociata antiscippi, però, può essere combattuta con armi più sempiici. Per rendere la vita difficile ai banditi in motorino basterebbe ad esempio far rispettare le norme già esistenti di un codice della strada considerato poco più che carta straccia. Ci ha provato il sindaco Antonio BassoImo, che con una lettera aperta ha rivolto un appello accorato al popolo delle due ruote. «La maggior parte di voi viaggia in motorino per spostarsi con rapidità - ha scritto -. Altri, senza dubbio una minoranza, si servono del ciclomotore per compiere gravissimi reati. Uno degli strumenti per contrastare questa sparuta minoranza è il rispetto della legalità. Ai ragazzi e alle ragazze, ai loro genitori e agli insegnanti chiedo di osservare le regole, di fare rispettare le leggi. Usate il casco, non viaggiate in due sul motorino, non usate mezzi potenziati o truccati, comportatevi secondo il codice della strada». Fulvio Milone a e n m Lestr^"Ssono f 1 j„nurìciate | i corso via Fono l»y, | j . via Duofno [*1> . Cavour {*), . 'StriMarna [91 Il progetto riguarda soprattutto il centro città Il palazzo di giustizia. Sopra, un agente ferma due giovani in motorino, ieri in piazza Municipio

Persone citate: Antonio Bassoimo, Fulvio Milone, Marcello Curto, Massimo Paolucci, Paolucci

Luoghi citati: Napoli