Caroselli: è colpa del vento africano di G. Bec
Caroselli: è colpa del vento africano Caroselli: è colpa del vento africano ROMA. «Succede che la bilancia del clima dell'emisfero Sud si è messa a pendere dall'altra parte: dove le precipitazioni erano forti si verificherà la siccità, dove invece pioveva poco si assisterà alle inondazioni, ma resta il fatto Che su El Nino è ancora difficile elaborare previsioni a lunga scadenza», dice Guido Caroselli, l'esperto del tempo del Tgl Ma quanto c'entra El Nino nel supplemento d'estate che sta arroventando l'Italia? «Non si può stabilirlo con assoluta certezza, perché, se le conseguenze del fenomeno del riscaldamento oceanico sono or¬ mai chiare nella metà meridionale della Terra, nella metà settentrionale si possono dedurre». E allora qual è il motivo di questa afa che imperversa fuori stagione? «Ci sono due motivi per un'estate che sembra in piena salute, anche se fuori stagione. Primo: esiste una zona di alta pressione ancora forte, nonostante qualche strappo nel suo tessuto, che continua a dominare l'Atlantico e il Mediterraneo. Secondo: sull'Italia si sta abbattendo una massa di aria umida e calda di origine nordafricana. La conseguenza è una cappa di caldo umido particolarmente fastidioso». Quanto è eccezionale? «Questo caldo fa parte dei fenomeni ciclici: una situazione simile si è verificata, per esempio, durante le estati della seconda metà degli Anni 80. Ma non c'è dubbio che dobbiamo imparare ad attrezzarci per eventi chinatici sempre più strani». Provocati dall'effetto serra?.., «Sì, in primo luogo dall'effetto serra, che si manifesta in modo sempre più frequente, con estati torride e inverni periodicamente secchi. Detto questo, dovremmo smettere di vivere il riscaldamento del pianeta come un fatto emozionale e comincia¬ re a pianificarlo». Vale adire? «Prepararci. Si ripete che molte isole scompariranno, perché coperte dal livello crescente degli oceani, ma non si tratta di una catastrofe improvvisa: l'innalzamento delle acque procede millimetro dopo millimetro, centimetro dopo centimetro, nel tempo». E quindi? «Quindi si può intervenire. Per esempio, l'Olanda ha preparato un piano, per- migliorare il proprio sistema di dighe che - are' calcolato - non costerà più di queUo per ammodernare le piste ciclabili che attraversano il Paese». [g. bec]
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