Senza tetto Ebrei chiedono asilo all'ANP

Sema tetto Sema tetto Ebrei chiedono asilo all'Anp GERUSALEMME. Il poliziotto palestinese che presidiava il posto di blocco all'ingresso dell'enclave palestinese di Gerico (Cisgiordania) è rimasto giovedì scorso a bocca spalancata quando una comitiva di otto israeliani, fra cui un neonato, gli ha spiegato che scopo della loro visita era di chiedere asilo politico all'Autorità nazionale palestinese. Ha pensato a uno scherzo. E invece, gli otto sono ora alloggiati all'Hotel Jerusalem di Gerico a spese dell'esecutivo di Arafat. I «profughi israeliani» si sono decisi a questo passo perché qualche settimana fa, non riuscendo a trovare altra sistemazione, si erano barricati con centinaia di altri senza tetto a Mevasseret Zion (Gerusalemme) in un centro raccolta per immigrati. Centinaia di agenti di polizia U avevano poi sloggiati con la forza con un blitz scattato nella mattinata, quando nelle case occupate c'erano solo donne e bambini. «Li abbiamo accolti con spirito umanitario» ha spiegato Jibril Rajub, capo dei servizi di sicurezza dei Territori. «Sono senza casa, abbiamo dato loro un tetto. Da parte nostra non ci sono finalità politiche» ha precisato, respingendo le insinuazioni della stampa israeliana secondo cui l'Anp vuole «giocare la carta dei profughi ebrei a fini propagandistici». [Ansa]

Persone citate: Arafat, Jerusalem, Jibril Rajub, Sema

Luoghi citati: Cisgiordania, Gerico, Gerusalemme, Mevasseret Zion