Hpi-Valentino la finanza sposa la moda di Ugo Bertone

Confermato l'accordo per l'acquisizione. Nasce un polo che comprende anche Fila e Gft Confermato l'accordo per l'acquisizione. Nasce un polo che comprende anche Fila e Gft Hpi-Vqlentino, la finanza sposo la moda Piazza Affari premia (+4,65%) il titolo MILANO. «La Hpi, Holding di Partecipazioni Industriali, conferma di aver firmato una lettera di intenti in vista dell'acquisizione del controllo del gruppo Valentino». Parole magiche che piovono su Piazza Affari in mattinata e danno il via a una giornata di scambi straordinari, all'insegna del rialzo (+4,65% le ordinarie, addirittura +7,24 le risparmio) per la holding di via Turati. Nel corso della giornata sul circuito elettronico della Borsa passeranno così, a prezzi crescenti, più di 60 milioni di titoli (contro una medja, nel mese scorso, di 7), ovvero il 2,35% del capitale. Con questi fuochi di artificio la Borsa ha accolto il colpo della Hpi. Piace l'ingresso di una griffe così celebre nella scuderia di via Turati, piace, soprattutto, la strategia che il mercato attribuisce al colosso guidato da Maurizio Romiti che ha messo a segno un colpo vincente: co- struire, a partire dal polo GftFila, la vera ammiraglia del made in Italy, capace di sorreggere sui mercati le potenzialità dei nostri stilisti, con la necessaria rete commerciale e le competenze finanziarie. E poco importa che, come sottolinea la stéssa nota di Hpi, siano «ancora in corso i consueti approfondimenti preliminari all'eventuale conclusione dell'accordo». L'affare si farà di sicuro, scommette la Borsa, soprattutto dopo i commenti di Giancarlo Giammetti, amministratore delegato del gruppo Valentino e suo secondo azionista dopo la quota dello stilista. «Da tempo sostiene Giammetti - stiamo studiando diverse strategie che ci consentano di perpetuare il nome Valentino anche oltre le nostre persone. Alle soglie del 2000, inoltre, non si può pensare che un business straordinario come la moda, settore così fondamentale per il nostro Pae¬ se, possa esser gestito senza significative alleanze con gruppi che garantiscano importanti strategie». Di qui l'avvio di diverse trattative, in Italia e fuori ma, sottolinea Giammetti, «noi siamo orgogliosi di essere italiani e ci sentiamo profondamente impegnati ad operare in modo tale che il nome Valentino resti totalmente italiano». Naturale, perciò, la scelta di Hpi. A quale prezzo? Finora nessuno fa cifre precise, anche se è previsto che, alla fine, Valentino acquisisca anche una partecipazione nell'ordine di alcuni punti percentuali (senz'altro sotto il 5%) nel capitale di Hpi. Per quanto riguarda la stima reale del Valentino group, le perizie (Hpi le condurrà in proprio senza affidarsi a esterni) sono appena iniziate. Non sarà una valutazione facile, dato che il network societario alle spalle della società operativa è molto ampio e distribuito in vari Paesi prima di approdare alla cassaforte lussemburghese del gruppo. A giudicare dai numeri noti, però, la cifra ventilata da alcune anticipazioni di stampa, circa mille miliardi, andrà di molto ridimensionata. Alcuni analisti, pochi mesi fa, ritenevano più adeguata una base di trattativa attorno ai 500 miliardi. Il fatturato globale del gruppo Valentino, infatti, a fine '97 raggiungerà i 1485 miliardi, di cui il 65% nel settore donna. Il mercato più importante è il Far East (42%) seguito da Italia (26%) e resto d'Europa (20%). Al di là dei problemi di prezzo, comunque, l'operazione potrebbe avere benefici immediati. «Hpi - ha notato Carlo Pambianco, analista e consulente aziendale - ha le risorse necessarie per consolidare il successo di Valentino, badando a colmare le lacune nella distribuzione e nelle collezioni diffusion». La regia di Hpi, inoltre, potrà accelerare il processo di riqualificazione del marchio, attraverso il taglio delle licenze che, secondo le intenzioni di Giammetti, dovranno scendere dalle attuali 40 a 25 entro la fine del '99, a mano a mano che scadranno i contratti. A proposito di contratti, infine, l'acquisizione di Valentino non inciderà sui rapporti tra Gft e il gruppo Armani. Il contratto uomo è stato firmato, le trattative per la collezione donna entreranno presto nel vivo. E' la stessa società a dichiarare che «il nostro gruppo prosegue nell'attuazione del suo disegno strategico di sviluppo per i prossimi anni». «Queste strategie - aggiunge ancora un comunicato del gruppo Armani - non subiranno mutamenti in funzione delle politiche di acquisizione del gruppo Hpi». Ugo Bertone min Maurizio Romiti amministratore delegato della Holding partecipazioni industriali

Persone citate: Carlo Pambianco, Fila, Gft Hpi-vqlentino, Giammetti, Giancarlo Giammetti, Maurizio Romiti

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano