l'ex cliente denuncia la «maga» per truffa

I/ex cliente denuncia la «maga» per truffa Inchiesta della magistratura: nella perquisizione dei carabinieri sequestrate agende e appunti I/ex cliente denuncia la «maga» per truffa Ma l'occultista replica: «Tutte bugie, lo proverò davanti al giudice» L'indagine è cominciata nella tarda primavera, e non è ancora conclusa. Nel mirino del sostituto procuratore Giulio Monferini è finita un'operatrice dell'occulto: una «maga», Tiziana Molinari, di trent'anni, che opera con il nome di «Helene». Nei suoi confronti, il pm ha aperto un fascicolo penale ipotizzando il reato di truffa. All'origine dell'inchiesta c'è una querela, presentata da una (ormai ex) cliente dell'occultista, che l'accusa di pesanti scorrettezze. Ma «Helene» ne contesta duramente la testimonianza: «Sono tutte menzogne - dice -, e riuscirò, ceitp a provarlo anche davanti al magistrato. Ho incaricato il mio legale di presentare una contro-denuncia nei suoi confronti». Non si sa se contro l'operatrice ci siano altre querele, oltre a quella che ha fatto scattare l'inchiesta. Si parla di altre due denunce. Certo è che nello studioappartamento di Tiziana Molinari si sono presentati, alcuni giorni fa, i carabinieri della compagnia San Carlo. I militari del capitano Aceto hanno perquisito 10 studio per ordine del pm, e hanno sequestrato (oltre a una documentazione contabile), agende e appunti dell'operatrice, su cui erano segnati i nomi di alcuni clienti. In qualche caso, era anche annotato Ù problema in seguito al quale si erano rivolti alla maga: «matrimonio», «salute», «amore». Presto i militari e il pm 11 convocheranno nei loro uffici, per capire se ciò che ha contestato alla donna la cliente che l'ha denunciata possa trovare riscontro anche nei racconti di altre persone. Ma di che cosa è accusata, esattamente, «Helene»? La cliente (che abita nella zona di Biella) ha detto di essere andata nello studio di via Baltimora 47/7 per un consulto. Aveva soprattutto problemi d'amore. A questo incontro ne sarebbero seguiti altri. La «maga» le avrebbe minacciato mah sempre maggiori, derivanti da potenze occulte che le avrebbero potuto causare danni tremendi. Per placare queste potenze occorrevano riti sempre più costosi, ed offerte e regali da indirizzare alla «divintà». Regali che sarebbero di fatto stati destinati alla maga stessa, .come nel caso di calze o di un set per il maquillage. Per il pm, si configurerebbe il reato di truffa nell'ipotesi aggravata, che si verifica quando «si ingenera nella persona offesa un pericolo immagina¬ no». Adesso, la procura è alla ricerca di nuove testimonianze sulla maga, che servano a chiarirne il comportamento anche con altri clienti. Tiziana Molinari, dal canto suo, non ha dubbi: «Sono tutte bugie. Quella donna è venuta diverse volte per dei consulti, ma non le ho mai minacciato alcun male. Non mi ha mai fatto delle offerte o dei regah: io lavoro soprattutto per fare del bene. Ci sono le prove di telefonate chilometriche intercorse tra noi, che lei non ha mai pagato, e che dimostrano come cercassi di aiutarla. Sulle accuse che mi rivolge, invece, non c'è nessuna prova: neppure dei presunti regali, non s'è trovata traccia.'E, se mi avesse fatto versamenti in denaro, si sarebbero trovati soldi o assegni. Invece, non è saltato fuori nulla».

Persone citate: Aceto, Giulio Monferini, Tiziana Molinari

Luoghi citati: Biella