Tariffe Atm: il pds boccia l'aumento di Maurizio Tropeano

Dopo il «no» di Rifondazione. Più sfornata la posizione di verdi, alleanza per Torino, ppi Dopo il «no» di Rifondazione. Più sfornata la posizione di verdi, alleanza per Torino, ppi Tariffe Atm: il pds boccia l'aumento «Deve crescere il numero dei passeggeri» E' un vero e proprio fuoco di sbarramento quello aperto da alcuni partiti della maggioranza che sostiene la giunta Castellani contro l'ipotesi di aumento di cento lire del prezzo del biglietto della corsa semplice dell'Atm. «Il pds torinese è contrario all'aumento delle tariffe», si legge in un comunicato stampa della Quercia. «Siamo contenti che anche il pds dopo Rifondazione prenda posizione contro una proposta assurda», spiega Mariangela Rosolen, capogruppo comunista a Palazzo Civico. Così dopo la questione dell'inceneritore si apre un nuovo fronte polemico tra la giunta di Castellani e i partiti che la sostengono. L'adeguamento tariffario che i vertici dell'azienda giudicano una necessità inderogabile «Siamo ben al di sotto delle esigenze reali)», ha spiegato il presidente Guerra - potrebbe restare chiuso nei cassetti nonostante la disponibilità dell'assessore ai Trasporti, Franco Coreico, ad affrontare il problema: «E' proprio giunta l'ora di portare in Sala Rossa il problema dell'aumento delle tariffe tranviarie che non subiscono ritocchi dal 1° agosto 1995». Contro l'incremento è sceso in campo direttamente Alberto Nigra, segretario provinciale pds: «Non è aumentando il prezzo dei biglietti ma i passeggeri che si ripianano i conti dell'azienda». La posizione di Nigra è decisa: «Un eventuale aumento del prezzo del biglietto non deve servire solo per coprire i buchi nel bilancio ma deve servire per un progetto di rilancio e riqualificazione del servizio che punti all'aumento del numero dei passeggeri». E Nicola Tranfaglia, capogruppo del pds, chiede di «affrontare il problema in modo organico. Senza annunci ma attraverso una seduta ad hoc della seconda commissione consiliare». Ancora più dura Rosolen: «Voghamo prove concrete di un miglioramento del servizio prima di iniziare a discutere di qualsiasi ipotesi di adeguamento dei prezzi. Basta l'esperienza negativa vissuta dai torinesi rimasti in città ad agosto e costretti a subire un taglio mastodontico dei servizi per far capire che il percorso è ancora molto lungo». Più sfumata la posizione di verdi, Alleanza per Torino e ppi. Silvio Viale, capogruppo del Sole che ride, spiega: «La richiesta di aumento è già stata respinta due volte. Il problema è quello di una valorizzazione complessiva del servizio pubblico che passa attraverso il miglioramento dei bus, l'aggiornamento del Put e la partenza della metropolitana». Posizione simile quella di Alleanza per Torino: «Un aumento dei biglietti può passare solo attraverso un .miglioramento sostanziale del servizio, altrimenti è inaccettabile». Giovanni Porcellana, capogruppo del ppi, è il più possibilista: «Non siamo pregiudizialmente contrari all'aumento a patto che porti all'aumento della velocità di percorso, al rinnovo del parco macchine. Il problema è un altro: le dichiarazioni rilasciate in libertà da alcuni assessori, ad esempio anche sull'inceneritore, sono pericolose perché rischiano di sfilacciare la maggioranza». Che cosa rispondono gli assessori? Coreico spiega: «Il problema non è aumento sì o aumento no ma le modalità attra¬ verso cui viene rivista l'intera archiettettura delle tariffe. Il tutto, poi, rientra in un discoreo complessivo di miglioramento del servizio, dunque adeguamento dei mezzi, servizi aggiuntivi alle fermate, velocità di percorso». Aggiunge Paolo Peveraro, assessore alle società partecipate: «Per ora non ci sono elementi per parlare di aumenti. In ogni caso bisogna vedere i conti: maggiori entrate per 17 miliardi di lire non risolvono certo i problemi dell'Atm. In ogni caso dovremo guardare sia ai numeri che alle reali necessità». Maurizio Tropeano A sinistra, Alberto Nigra Sopra, Franco Coreico

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