Oltre 300 richieste di danni al Comune
Il caso di una famiglia distrutta da un platano malato: da due anni i figli attendono il risarcimento Il caso di una famiglia distrutta da un platano malato: da due anni i figli attendono il risarcimento Oltre 300 richieste di danni al Comune «Troppe strade dissestate» Succede, ogni anno, a più di 300 torinesi: devono rivolgersi all'avvocato, e far causa al Comune. Motivo: cadono e si rompono un osso, o spaccano l'auto, perché sul loro percorso incontrano buche nell'asfalto, marciapiedi sbrecciati, binari del tram che spuntano a tradimento dal piano della strada. A volte, è un ramo che cade sul tettuccio dell'auto, e fa danni. In qualche caso, è addirittura un albero intero. Com'è successo a Ilda Festa e Giuseppe Antico: il loro è il caso più noto, e il più terribile. Settantadue anni lui, settanta lei. Non erano sposati, ma vivevano insieme da trent'anni, e si volevano bene. Era il 18 febbraio '95, sàbato pomeriggio: tornavano a casa, sulla Uno guidata da lui, dopo aver fatto visita alla figlia. Avevano, nonostante gli anni, un sacco di progetti. Il lunedì avrebbero dovuto aprire una bottega di riparazioni di pellame. Di certo, speravano di avere ancora una lunga e serena vecchiaia insieme. Un platano centenario cedette di schianto sulla Uno, in corso Moncalieri. Lui è morto. Lei è diventata cieca e immobile. Non ragiona più, non ha più desideri, né pensieri, né casa. Ha bisogno di assistenza medica 24 ore su 24. E i due figli? Se li sono dimenticati tutti. Soprattutto il Comune: la compagnia assicuratrice di Palazzo civico non è disposta a riconoscere loro nemmeno un soldo. E adesso sono stanchi, sfiduciati: piegati dalla tragedia, ma anche dal modo in cui il Municipio l'ha gestita. Cesare Pilotti, il figlio di Hda Festa, dice che sul fatto che quel platano fosse visibilmente malato nessuno ha dubbi: «Le perizie hanno stabilito che sarebbe bastata un'occhiata, ad un esperto, per capire che poteva crollare». Subito dopo la tragedia, furono tagliati alcuni platani malati di fianco a quello caduto. Nel giro di 10 giorni, il Comune sbloccò 26 miliardi stanziati per il verde pubblico da tempo, ma fermi. Il servizio Alberate aveva più volte segnalato il rischio di crolli, chiedendo di rimpinguare quel capitolo di spesa. I figli dei pensionati hanno chiesto i danni al Comune, che li ha inviati alla sua assicurazione. Credevano di chiuderla in via stragiudiziale. «E invece, ci hanno detto: "non vi diamo un soldo. Fateci pure causa, se volete". Così abbiamo fatto. Ma i legali della nostra controparte sembrano avere un solo scopo: rinviare aU'infinito». I figli hanno pagato per un anno l'affitto della casa dei genitori: «Finché non abbiamo capito che nostra madre non ci sarebbe mai più tornata - dice Pilotti -, non abbiamo avuto il coraggio di far diversamente. Dopo più di un anno alle Molinetto, ora è al Carlo Alberto. Senza medici costantemente accanto, morirebbe». I figli hanno richiesto perizie medico-legali e botaniche, hanno pagato l'avviamento della bottega - mai aperta - dei genitori. Piccolo, ennesimo paradosso: «Abbiamo pagato il trasporto e la rottamazione della Uno, ma anche due anni di bollo: era sotto sequestro, ma ne risultavamo proprietari». L'inchiesta penale del pm Guariniello non è conclusa, le cause civili sono in alto mare. Pilotti: «Il Comune non si assume nessuna responsabilità. Aspettano che i giudici stabiliscano se è stata fatalità o loro negligenza. E sperano, naturalmente, che diano la colpa al destino». E' amareggiato, arrabbiato, stanco. «Io so solo che loro stavano bene, e andavano per la loro strada. Non c'era un tornado, ma un vento più che normale per Torino. Un albero del Comune era malato, ed è crollato sulla loro macchina. Mi chiedo come sarebbe finita, se il platano fosse stato di un cittadi¬ no». Prosegue: «All'inizio i politici ci avevano detto: "Di qualunque cosa abbiate bisogno, venite". Adesso i funzionari ci ricevono con fastidio, la nostra pratica è sepolta chissà dove. Li ho scongiurati di raggiungere un accordo: pur di chiudere questa vicenda, siamo sempre stati disponibili a ritirare le denunce. Ma non ci hanno mai risposto. Un mese fa ci hanno scritto, ma solo per chiedere qual è la nostra richiesta. Come non fossero due anni che la ripetiamo». Giovanna Favro Il tragico incidente provocato da un platano malato Nella foto piccola Cesare Pilotti
Persone citate: Carlo Alberto, Cesare Pilotti, Giovanna Favro, Giuseppe Antico, Guariniello, Ilda Festa, Pilotti
Luoghi citati: Torino
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