Un giugno di ripresa per il commercio

Un giugno di ripresa per il commercio Ma Confcommercio non è contenta: «Va bene solo per la grande distribuzione» Un giugno di ripresa per il commercio Aumentate del 2,8per cento le vendite al minuto ROMA. Segnali di ripresa sul fronte dei consumi. A giugno le vendite del commercio fisso al dettaglio sono aumentate del 2,8 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Lo rileva l'Istat secondo il quale l'aumento è dovuto soprattutto alla grande distribuzione, +5,2 per cento, mentre per le imprese operanti su piccole superfici l'aumento è stato pari a 2,3 per cento. Nei primi sei mesi dell'anno l'incremento tendenziale delle vendite è stato del 2,1 per cento, con un'accelerazione registratasi nel secondo trimestre: +2,6 per cento contro +1,6 per cento dei primi tre mesi. Nel primo semestre dell'anno la crescita è risultata più elevata nella grande distribuzione (+4,1 per cento) che nelle imprese operanti su piccole superfici (+1,7 per cento). Da rilevare, inoltre, che l'aumento del valore delle vendite di prodotti alimentari (+2,9 per cento) è stato sensibilmente più alto di quello dei prodotti non alimentari (+1,6 per cento). Per il centro Studi della Confcommercio si tratta di una ripresa «ancora molto contenuta». Gli esperti del presidente Bilie rilevano inoltre che gli incrementi più sostenuti si sono registrati soltanto per le imprese di più grande dimensione, mentre per i piccoli esercizi il contesto continua ad essere piuttosto difficoltoso. «Ancora meno positiva - continua la dichiarazione della Confcommercio - appare la situazione del comparto se si valutano gli andamenti in volume nel primo semestre dell'anno. E' evidente infatti che la tendenza ad una dinamica meno negativa delle vendite in termini reali riscontrata in questi ultimi mesi è stata appena sufficiente a compensare le perdite subite nella prima parte dell'anno».

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