E la vita politica riprende

E la vita politica riprende E la vita politica riprende La Scozia vota l'autonomia amministrativa LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Gli entusiasmi scozzesi sono stati schiacciati dalla «settimana di Diana»; ma di fronte a quella che molti nel Regno Unito considerano una svolta storica e comunque il più grande rivolgimento istituzionale britannico da tre secoli a questa parte - la «Devolution», ossia l'autonomia amministrativa della Scozia - il referendum in programma giovedì a Nord del Vallo sembra avere improvvisamente innestato una marcia in più. Sean Connery - il più scozzese fra gli scozzesi nel firmamento delle celebrità - è sceso in campo con parole di fuoco per sostenere un «sì» che i sondaggi non danno più tanto per scontato e nella cui rincorsa & primo ministro Blair, reduce dai colloqui di domenica con la regina al castello di Balmoral, si è gettato di persona a capofitto. E' la prima grande battaglia istituzionale del New Labour, che per non correre rischi ha scelto una data storica: l'I 1 settembre, esattamente 700 anni dal giorno in cui Braveheart - al secolo William Wallace, e cinematograficamente Mei Gibson sconfisse nel 1297 gli odiati inglesi alla battaglia di Stirling Bridge. Il suo sogno sarebbe naufragato nel tradimento, e solo qualche anno dopo attuato da Robert the Bruce. Ma dal 1707 sono passati 290 anni - l'annessione alla Gran Bretagna ha soffocato ogni spinta all'indipendenza. La Devolution, si badi bene, non è indipendenza. Giovedì gli scozzesi, che hanno già un diver- so sistema legale e scolastico, una Chiesa diversa e banconote diverse, sceglieranno se avere un Parlamento autonomo di 129 deputati. Anzi, voteranno due volte: a loro, infatti, si chiede anche se questo Parlamento cui saranno devoluti poteri in fatto di sanità, scuole, università, amministrazione locale, polizia, carceri, trasporti, arti dovrà avere il potere di assumere decisioni in fatto di tasse, in altre parole se imporre balzelli supplementari (fino a un'aliquota massima del 3 per cento). I sondaggi dicono che sul primo voto non dovrebbero esserci grandi problemi - il 61% dice sì mentre qualche ostacolo (gli scozzesi restano scozzesi) resta sul capitolo delle tasse, dove appena il 47% (e il numero pare stia calando) è disposto a qualche sacrificio supplementare per la Madre Scozia. Per questo Blair, che bene ricorda il fallimento dei referendum svolto nel 1979 (ci fu una maggioranza di 4 punti per il sì, ma non si raggiunse il necessario 40% dei votanti) si è gettato con vigore in questi ultimi giorni di campagna. Con Connery al fianco. «Non è per la gloria», ha esordito James Bond citando uno dei testi sacri della storia scozzese, la «Dichiarazione di Arbroath» del 1320: «Non è per le ricchezze. Non è neppure per l'onore ma è solo per la libertà che noi combattiamo. Questo fu scritto 677 anni fa; e non sapevo che la pazienza fosse una caratteristica scozzese». E' una questione che va oltre i partiti politici, ha aggiunto: «E' nella giusta tradizione scozzese che il suo popolo crei un Parlamento che rifletta le note caratteristiche scozzesi di intraprendenza, compassione, giustizia. Giovedì, allindi, la Scozia deve dire sì e sì». I conservatori sono contrari, perché dicono che questo è il primo passo verso lo spappolamento dell'Unione (e la settimana prossima anche il Galles voterà per la sua devolution, sia pure molto più blanda e più incerta). Per il New Labour rappresenta invece un rafforzamento in una maggiore libertà; ma è significativo che gli indipendentisti - lo Scottish National Party e in Galles il Plaid Cymru - appoggino il sì considerando le due devolution meglio di niente, e forse un trampolino per cose future. Se il sì trionferà in Scozia sarà varato un progetto di legge e il Parlamento scozzese - con la parziale introduzione, per la prima volta, della, proporzionale - sarà votato nel 1999. Dal 2000 entrerà in funzione, per una Scozia più autonoma nel nuovo millennio. [f.gal.] A 700 anni dalla epopea di Braveheart In campo per il sì Sean Connery (e Blair) Sean Connery: l'attore impegnato in prima persona nella battaglia per l'autonomia della sua Scozia

Persone citate: Connery, Gibson, James Bond, Mei, Sean Connery, Stirling Bridge, William Wallace