Matrimonio fra gli ex dc di Fabio Martini

Q DAI LITIGI ALL'UNITA' Matrimonio fra gli ex de Etra ccd e edu rispunta De Michelis Q ROMA UELLA volta - era gennaio e faceva freddo - i nipotini di De Gasperi si scambiarono sfottò velenosissimi. Di punto in bianco Pierferdinando Casini disse di Rocco Buttiglione: «Per lui l'unico posto rimasto nel Polo è in cucina». L'allievo di Del Noce restò sul culinario: «Non intendiamo accomodarci in cucina...». E Mastella di rimbalzo: «Rocco? Voleva essere il Kohl italiano ed è finito nel Gruppo misto...». Era la fine di gennaio, ma sette mesi non sono bastati per cancellare quegli schizzi al vetriolo tra le due fazioni ex de. E infatti dietro la sparata di Casini e Mastella contro Berlusconi c'è anche un retropensiero non dichiarato: la speranza di risolvere una volta per tutte l'eterno conflitto con il edu buttiglioniano, fare la fusione tra i due partiti e rinviare alla calende greche la Federazione di centro caldeggiata dal professore di Gallipoli. Un braccio di ferro - e questa sembra essere la vera novità delle ultime ore - che i due «monelli» del ccd sembrano aver vinto: per la prima volta la tanto annunciata fusione tra i due partitini sembra più vicina. Zitti zitti, i luogotenenti si sono incontrati tre giorni fa, hanno parlato di tesseramento, di regole, di sezioni, di tutte quelle beghe che rendono faticosissima una fusione, come non hanno più dimenticato i socialisti di De Martino e i socialdemocratici di Tanassi. Ma se tutto va come sembra, il ccd più il edu stanno per realizzare il sogno che con - espressione ortopedica - qualcuno ha già battezzato come «terza gamba» del Polo. Insomma, accanto a Forza Italia e ad An, potrebbe rispuntare lo scudo crociato. La reincarnazione dovrebbe materializzarsi in primavera, quando il congresso dei due partiti dovrebbe sancire l'unificazione. Certo, in questa revanche tardodemocristiana nulla è scontato, può accadere tutto e il contrario di tutto, anche perché dietro le quinte si muovono gelosie, inco gnite, variabili. E anche perso naggi insospettabili. Della partita - sia pure alla lontana - fa par te persino Gianni De Michelis, che sembrava dedito alla Cina, alla nuova moglie e ai capelli corti. Ma per dipanarsi in questa sciarada tardo-democristiana bisogna fare un passo indietro e tornare a metà luglio. Buttiglio ne bussa alla porta di Berlusconi e insiste: «Silvio, questa bene detta Federazione di centro, dobbiamo farla, non possiamo rinviare un'altra volta». Il Cavaliere annuisce, sembra più incoraggiante di altre volte, al punto che dà incarico al senatore Marcello Pera di tenere i rapporti con tutti i gruppetti interessati a quello che si configura come un assorbimento morbido da parte di Forza Italia di ccd, edu, laici sparsi. Ma 1'«esploratore» Pera, pur apprezzato da tutti coloro che incontra, non fa molta stra¬ da. Rivela il direttore della Discussione il edu Gianfranco Rotondi: «A luglio Berlusconi e Buttiglione si lasciarono con l'idea di creare una Federazione con dentro tre anime: quella liberale, quella cattolico-democristiana e quella socialista...». Socialista? «Certo - continua Rotondi - e si convenne di aspettare ancora un po' in attesa che nel ps - quello del Garofano - prevales¬ se la linea di De Michelis su quella di Intini...». Ma la caldissima estate romana ha prosciugato il sogno della Federazione. Tre giorni fa Buttiglione ne ha riparlato riservatamente con Berlusconi, ha cercato un ultimo rilancio: il Cavaliere non ha sbattuto la porta, ma non ha neanche messo la firma definitiva sul progetto. Ma proprio in quelle ore, da Telese furo- reggiavano i tric-trac del ccd: «Smontiamo il Polo», «Berlusconi da solo non basta più» e via di questo passo. Una polemica che - come sostiene il vice-segretario del ccd Marco Follini «è stata sollevata per motivi che non hanno nulla a che fare con la questione della fusione tra noi e il edu». Ma intanto, dopo il cannoneggiamento del ccd su Berlusconi l'unico progetto che sta prendendo rapi-, damènte forma e proprio quello della fusione tra ccd e edu. Un'accelerazione dovuta anche al cambio degli equilibri dentro il edu. Da settimane tifano per la fusione due dei tre notabili che fanno maggioranza nel partito: il pugliese Fitto e il siciliano Cusumano, mentre Formigoni continua a preferire la Federazione di centro. E anche l'esploratore Pera sembra rassegnato: «Dopo la sortita del ccd, i segnali non mi sembrano incoraggianti per la Federazione...». E prende forma invece la «terza gamba» del Polo, un agglomerato che nei so gni dei suoi ingegneri dovrebbe mettere assieme Casini, Mastel la, D'Onofrio, Buttiglione, ma anche Segni, la Pivetti e - perché no - Francesco Cossiga. «Non credo - dice il suo amico D'Ono frio - ma lui ci ha detto una cosa importante: il Polo deve avere un progetto, ma anche una memoria. Forza Italia non può ave re memoria, An ce l'ha fascista, soltanto laici e cattolici possono rivendicare la memoria di chi ha fondato la democrazia». Fabio Martini Dopo gli attacchi di Casini al Cavaliere si accelera il progetto di fusione: «Saremo la terza gamba del Polo» Nella foto a sinistra Pierferdinando Casini e, a destra Clemente Mastella

Luoghi citati: Cina, Gallipoli, Roma