ù di Stefano Bartezzaghi

LI] LI] LI] ONSUMATI dal fuoco. Dizionario retrogrado. Quarta dispensa. MOT - VAC [Il dizionario retrogrado segnala con un asterisco gli antipodi diretti (si leggono al contrario dopo aver spostato la lettera iniziale in ultima posizione: ''Banana) e gli antipodi inversi (si leggono ai contrario dopo aver spostato la lettera finale in prima posizione: ananas*). Le frasi in corsivo sono normali palindroini, senza spostamenti] Motore. Donne e m. sono abbinati, oltre che nel luogo comune, in un palindromo come: Erotomane n'a motore (Gianluca Salvatori, Forte dei Marmi, LU). Ma qui Primo Levi aveva già detto una parola definitiva con due decasillabi pahndromici, perfetti: Eroina motore in Italia - Ai Latini erotomani or è: a sinistra risponde uno squillo. In un solo, vertiginoso racconto («Calore vorticoso», in Lilit), Levi ha invei¬ to palindromicamente: E' mala sorte, ti carbonizzino braci, tetro salame; si è interrogato sul perché si fanno deliri pahndromici d'estate: 0 soci, troverò la causa, la sua: calore vorticoso; ha costruito una meravigliosa palindro-sentenza Bilinguistica: In arts it is repose to li/e: è filo teso per siti strani. Rivelare. *Ma Levi rivéla si legge anche così: "Male vi rivela. • Spesso nel parlare ci si incespica, e come il disaMiNare diventa spesso un disaNiMare (vedi alla voce anima), così il r. diventa spesso un riLeVare. In Francia è noto il motto palindromico: A révéler mon nom, mon nom relèvera (a rivelare il mio nome, il mio nome crescerà). Questo palindromo è citato da Demetrio Tolosani nel suo manuale Enigmistica (Hoepli 1901), con un errore che lo rende non più palindromico nell'espressione e palesemente assurdo nel senso: A relever mon nom, mon nom releve- ra (ad alzare il mio nome, il mio nome alzerà). Nelle edizioni successive del manuale (Tolosani Rastrelli, Enigmistica, Hoepli, 1926 e 1938), il palindromo è stato spostato di capitolo, compare in tutt'altro contesto, è attribuito non più a un anonimo medievale ma a Cyrano de Bergerac. L'unica cosa che resta uguale è l'errore. In un suo romanzo, Stefano Benni ha citato lo stesso motto con lo stesso errore: avrà rifatto il medesimo errore per caso? avrà copiato il palindromo dal manuale, senza fare controlli? • Su Cyrano: Varaldo sostiene che per farlo infuriare bisogna osannargli il gran naso. Don Bendazzi sbotta: O narici di Cirano! . Sorella. L'inventore del palindromo, Sotade, finì a mare per aver fatto notare che il re Tolomeo aveva, forse inavvertitamente, sposato la propria s. • Fra i palindromi italiani ce n'è uno classico floreale, che si può riferire per esempio alla peonia: E' sorella alle rose. Molte le varianti, l'ultima delle quali è di Morello, e vale da omaggio - in parte postumo - a due s. non conformiste: Moana e Baby Pozzi: Sorelle dell'eros. Tartufi. Il revisionismo storico, se condotto con mezzi enigmistici, può produrre esiti impensati. La frase «Alba fatale a Napoleone» viene così interpretata da Marena: Ei fu tra i tartufi. (Il trucco sta nel doppio senso di Alba: fu la buona cucina piemonte¬ se, e non la malinconia dell'esilio, ad avere ragione del Bonaparte). Tasse. Il delicato soggetto si presta a palindromi anche astiosi. L'Ici è già un palindromo in sé: letta da sinistra o letta da destra è sempre lei (vale anche in francese: è sempre qui). Che dire delle altre? E" l'Iva vile. Arriva una stangata? Essa tartassa: tassa tra tasse. • La parola definitiva l'ha però detta l'enigmista Fra Rubizzo (Ugo Gi a vani): era addirittura il 1949, e lui si poneva già il pro- blema dell'evasione fiscale, che definiva in palindromo così: Essa t'evita le relative tasse. Tale soluzione è stata fatta propria da molti connazionali, anche non enigmisti. Tic. Carmelo Filocamo (Locri RC) ci parla delle istintive diffidenze fra persone di diverse provenienze: *Tic interetnici. A nmnrnizzarli, prosegue il civile Filocamo, si finisce poi per fare la guerra, e si sa che effetti questa produca: "Lei reca macerie. Vacca. Pazza o savia, la v. è| un'infaticabile protagonista di palindromi. Alla vastissima epopea morelliana dell'accavallavacca, oggi aggiungiamo la descrizione, sempre morelliana, di un pascolo d'antan: Vacca vi bivaccava*. • Chi conosce il francese e incontra una v. può dirle: Eh ga va, la vachel E' però meglio che la v. non sia spagnola. Stefano Bartezzaghi ; [4 fine]

Luoghi citati: Francia, Italia, Locri