C'ERA UNA VOLTA

C'ERA UNA VOLTA C'ERA UNA VOLTA Addio al lavoro solido e duraturo: sarà sempre più flessibile e precario ERA una volta il Lavoro con la maiuscola. Il lavoro salariato, produttivo, manifatturiero. Il lavoro come controparte del capitale. Quello da cui sono nate le Camere del Lavoro, il Bureau du Travail, le Trade Unions, i libretti di lavoro, i Cavalieri del Lavoro, lo Statuto dei lavoratori. Quello raccontato in Donnarumma all'assalto di Ottieri e nel Memoriale di Paolo Volponi, oppure nei film Sabato sera, domenica mattina di Reisz e La classe operaia va in paradiso di Petri, fino all'aspro Trevico-Torìno. Viaggio nel Fiat-Nam di Scola e Novelli. E' il lavoro celebrato nell'ideologia borghese dell'operosità e nell'ideologia operaia del riscatto. Sulle scale delle mie scuole elementari ricordo una scritta a caratteri cubitali: «Chi lavora guadagna la vita. Chi non lavora la ruba». Ma questa dimensione e questo significato del lavoro umano si sono consumati, con la fine dell'ideologia fordista nelle fabbriche e con la crisi del modello taylorista di produzione. Il lavoro salariato ERA IL SECOLO DEL LAVORO Aris Accornero // Mulino pp. 208 L. 18.000 Aris Accornero ripercorre senza rimpianti l'era del taylor-fordismo, deJMtivamente chiusa:, per il fiituro bisogna accettare di rimescolare professioni e carriere

Persone citate: Aris Accornero, Donnarumma, Novelli, Ottieri, Paolo Volponi, Reisz, Scola

Luoghi citati: Trevico