Annega i suoi due figli poi si impicca

11 Macerata, l'allarme dato molte ore dopo da un'altra figlia, che sarebbe stata narcotizzata dalla madre Annega i suoi due figli, poi si impicca Dramma della follia, i bimbi morti nella vasca da bagno MACERATA. Li ha uccisi perché erano suoi e voleva portarli con sé per sempre. La tragedia della follia che ha avuto ieri per protagonista una donna della provincia di Macerata ha coinvolto anche i suoi due bambini, di 7 e 4 anni. Affogati dalla madre nella vasca da bagno. Lo spettacolo scoperto dai carabinieri, avvisati da un'altra figlia diciassettenne della donna, è risultato terribile: il bambino più piccolo, 4 anni, e la sorella di sette giacevano nella vasca da bagno morti affogati. Senza indumenti indosso. La madre, 37 anni e da quattro alle prese con problemi depressivi anche se nulla poteva lasciar presagire una simile violenza, si era tolta la vita dopo averli uccisi. Impiccandosi a una ringhiera della scala interna dell'abitazione in cui la famiglia viveva, a Montecassiano. Il raptus omicida della donna, sposata con un ingegnere elettronico che ieri era fuori provincia per lavoro, è scattato nella tarda mattinata. Ma certamente il drammatico piano è stato progettato nei giorni scorsi: eccessiva infatti la lucidità nell'attuario, indicativi i primi riscontri raccolti dagli investigatori. Dapprima la donna si è accertata che la figlia maggiore dormisse nella sua stanza. Probabilmente alla ragazza, con la scusa che soffriva d'insonnia, dovrebbe aver somministrato un sonnifero nella notte. Altrimenti non si spiegherebbe perchè non ha udito alcun rumore e si è svegliata così tardi. Attorno alle 15,40. Dopo, la madre ha provveduto a chiudere tutte le tapparelle, oscurando l'abitazione. Quindi è salita in bagno e ha riempito la vasca, fin quasi all'orlo. A questo punto, gli inquirenti fanno due ipotesi: potrebbe aver preso prima la bambina più grande per avere più libertà di movimento poiché Andrea era più piccolo e certo non poteva rendersi conto di quanto accadeva. Oppure potrebbe anche aver messo insieme i due bambini nella vasca, attirandoli con la scusa di fare loro un bagno insieme. Si tratta di valutazioni di cui il magistrato mquirente, il procuratore di Macerata, Vincenzo Fanucci, potrà avere la certezza solo dopo gli esami autoptici, disposti per lunedì. Il magistrato, dopo il sopralluogo, ha comunque definito «raccapricciante» quello che ha visto. La morte per affogamento dei due piccoli è comunque sopraggiunta in pochi secondi. Infatti una prima ispezione cadaverica sui corpi non ha rilevato alcun segno di violenza, a dimostrazione del fatto che non c'è stata praticamente opposizione alla foiba della donna. Tant'è vero, anche, che gli stessi vicini di casa hanno riferito soltanto di avere udito due urli e uno sciabordìo d'acqua tra le 12 e le 13, ma niente più. Nulla che consentisse di capire quale tragedia stava avvenendo nell'abitazione. Dopo aver ucciso i due bambini, la donna ha continuato a portare avanti il suo tragico piano. Ha preso una corda che sembra sia stata comprata nei giorni scorsi in un vicino esercizio commerciale, e l'ha legata alla ringhiera della scala interna della casa. Quindi ha fatto un cappio, vi ha infilato il collo e poi si è lasciata cadere nel vuoto. Attorno alle 15,45 la tragedia è stata scoperta. Michela si è svegliata, è uscita dalla camera e ha visto il corpo della madre. Non sospettando che le dimensioni dell'avvenuto fossero ben più sconvolgenti, ha chiamato il «112», e poi ha atteso i soccorsi, stordita. I carabinieri di Macerata hanno subito avvisato i colleghi della stazione del paese e sono sopraggiunti a loro volta. «Tutto era perfettamente normale - dicono i militari che sono andati sul posto - Come normale era la vita della famiglia, che non aveva particolari problemi». Però, poco dopo le 16, la scoperta più terribile: Michela ha detto loro che non trovava i due bambini, e subito ci si è resi conto che quella porta chiusa, in bagno, nascondeva il segreto più terribile. Jerry Paladini Le vittime avevano tre e sei anni La donna si è strangolata lasciandosi cadere da una scala interna Il marito era fuori di casa per lavoro Sembra che lei soffrisse di crisi depressive La donna avrebbe simulato un gioco con i ragazzini poi li avrebbe spinti in acqua MADRI KILLER — 28 aprile 1997: Annamaria Colecchia, una donna di 36 anni che abita in un appartamento nel centro di Foggia, strangola con un foulard i due figli, Valeria, di 8 anni, e Domenico, di 5, poi si suicida impiccandosi nel bagno. Lascia un biglietto al marito: «Perdonami Enzo, soffrivamo». — 12 febbraio 1988: muoiono nella vasca da bagno a Ostia due fratellini, Alberto e Valerio lannutti, di 1 e 5 anni. Il 9 marzo '91 anche il terzo figlio di Apollonia Angiulli, Pierpaolo, di 8 mesi, muore nelle medesime circostanze. La Angiulli, 39 anni, tenta il suicidio e nel '92 viene giudicata incapace di intendere e di volere ed è condannata ad almeno 5 anni di ospedale psichiatrico giudiziario. — 18 giugno 1986: vengono buttati nel rio Sega, a Natumo (Bolzano) in Val Venosta, Kornelia e suo fratello Stefan, di 5 e 2 anni. Anche la madre, Erika Lamprecht Tappeiner, 25 anni, si getta in acqua, ma viene salvata. —10 aprile 1986: si costituisce nel carcere di Catania Francesca Giuffrida, una donna di 35 anni che lavora alla Rinascente: ha ucciso strangolandoli con un foulard e un filo elettrico i suoi due bambini, Pietro, 11 anni, e Cristina, 7. —18 settembre 1984: da un ponte di un canale di irrigazione nei pressi di Caonada (Treviso), Raffaella Ballardin, 29 anni, getta i suoi due figli, Margherita, di 3 anni, e Jacopo, di 6 mesi: annegano. Alla donna viene riconosciuto un «totale vizio di mente» e sconta 4 anni in un ospedale psichiatrico. —16 ottobre 1981: Maria Delana, una donna di 25 anni, in cura da un anno per gravi disturbi nervosi, uccide nel suo appartamento a Trento i figli Andrea e Cristina, di 9 e 7 anni. La madre tenta di suicidarsi, ma non ci riesce e viene arrestata. A destra la casa in cui abitava la donna che ha ucciso due dei figli e poi si è suicidata, a Montecassiano

Persone citate: Angiulli, Annamaria Colecchia, Apollonia Angiulli, Erika Lamprecht Tappeiner, Francesca Giuffrida, Jerry Paladini, Maria Delana, Raffaella Ballardin, Vincenzo Fanucci

Luoghi citati: Bolzano, Catania, Macerata, Montecassiano, Natumo, Treviso