«La mia firma valeva miliardi»

«Apertura» al centrodestra NECCI «La mia firma valeva miliardi» ROMA. Nelle oltre sette ore di interrogatorio svoltosi a Perugia giovedì scorso l'ex amministratore delegato delle Fs Lorenzo Necci non ha mai denunciato ai pm Cardella, Cannevale, Della Monica e Renzo di temere per la sua vita. Lo ha fatto, invece, poco dopo, in un colloquio con l'inviato del Tgl Pino Scaccia, passeggiando per le strade del capoluogo umbro e questo prima ancora che il lungo interrogatorio registrato venisse trascritto. E, ieri sera, l'inviato del Tg 1 a Perugia ha fornito, nel corso dello stesso telegiornale, ulteriori particolari sullo scambio di battute con Necci, durante il quale l'ex amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato ha parlato delle minacce. «Ci sono stati momenti in cui una mia firma valeva 25 mila miliardi» avrebbe risposto Necci ad una domanda sui possibili motivi delle minacce. [Ansa]

Persone citate: Cannevale, Cardella, Della Monica, Lorenzo Necci, Necci, Pino Scaccia

Luoghi citati: Perugia, Roma