Il dialogo dei valdesi

Il dialogo dei valdesi Il dialogo dei valdesi i/ Sinodo chiuso con una svolta TORRE PELLICE DAL NOSTRO INVIATO Il Sinodo delle Chiese valdo-metodiste che si è chiuso ieri ha segnato una svolta che possiamo definire, se non storica, almeno inconsueta: nel senso che molto spazio è stato riservato all'ecumenismo, ossia al dialogo all'interno dell'arcipelago delle Chiese protestanti ma soprattutto con la Chiesa cattolica romana. Ed è pure iniziata una riflessione sui rapporti con le grandi religioni non cristiane. Sicché l'anomalia se così voghamo definirla è stata, per gli osservatori, quella di trovarsi di fronte molta sostanza e scarse notizie, le notizie cioè che fanno «colore». Tanto è vero che si è enfatizzato un tema Sindone (no a qualsiasi compromissione con le prossime ostensioni dell'«icona» torinese) che il dibattito sinodale non ha sfiorato, per cui appare significativa la sottolineatura che non sarà certo «il problema Sindone a frenare il dialogo con i fratelli cattolici». Sia chiaro: i valdesi e i protestanti in generale non è da oggi che discutono di ecumenismo e possiamo aggiungere, anzi, che il pricipale interlocutore, la Chiesa cattolica, si è inserita nel solco tracciato, in tempi abbastanza recenti. Insieme molti passi sono stati fatti, almeno nell'individuazione delle sostanziali verità di fede che accomunano tutti i cristiani e notevoli smussature sono state apportate nei rapporti tra membri di Chiese diverse. Restano da superare forti impedimenti per una riconciliazione completa: sono gli steccati elevati dalla storia, dall'interpretazione delle Scritture, dal linguaggio teologico. Però, almeno oggi, in comune, si condivide la speranza che lo Spirito nel quale tutti i cristiani credono mumina meglio gli obiettivi finali. Chi se l'aspettava ad esempio che dal Sinodo di Torre Pelhce, i cui membri non sono certamente dei «morbidi» in materia, venisse la proposta di creare a Roma un Istituto ecumenico di teologia protestante? E che partisse sempre dalla Valle l'invito di costituire in Italia un organismo interconfessionale a carattere permanente sulle tematiche ecumeniche? Ed ancora: come non accogliere con favore l'ulteriore invito di istituire una commissione che insieme ai cattolici si occupi della pastorale dei matrimoni misti? Ha ragione il confermato moderatore della Tavola, Gianni Re.. un, quando dà un giudizio positivo dei lavori svolti. La risposta è venuta, come un'eco beneaugurante, dal vescovo di Pinerolo Giachetti che si è unito al rito della Santa Cena presieduto dal pastore Giampiccoli. Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Giachetti, Giampiccoli, Gianni Re, Pier Paolo Benedetto, Santa Cena, Torre Pelhce

Luoghi citati: Italia, Pinerolo, Roma, Torre Pellice