LA LINEA MORBIDA di Gian Enrico Rusconi

Estero LA LINEA MORBIDA di nuovi stanziamenti ad hoc. Non sono in grado di valutarne la rilevanza, tanto meno l'efficacia. Diffido dei richiami al «piano Marshall», che sono circolati nei giorni scorsi, perché fanno parte della retorica politica. Di fatto le informazioni che il cittadino riceve tramite i giornali sono contraddittorie: da un lato leggiamo che il nostro ministero della Difesa s'è assunto l'onere dell'intera ristrutturazione delle Forze armate albanesi (che non è impegno da poco). Ma dall'altro lato, dalle dichiarazioni e dalle interviste di uomini politici albanesi ricaviamo l'impressione di aspettative di aiuto frustrate che diventano forme larvate (ma non troppo) di ricatto. E' penoso che da una parte e dall'altra dell'Otranto i profughi vengano usati come occasione e come strumento di pressione economica. E' penoso ma è così. La cosa più onesta è affrontare di petto l'intero problema e quantificarlo in modo serio: nella previsione delle risorse economiche necessarie, che andranno iscritte in modo esplicito nel bilancio del prossimo anno; nelle procedure di verifica da una parte e dall'altra. Se non si fa cosi, il 30 novembre prossimo avremo qualche centinaio di clandestini in meno, aualche operazione di rimpatrio a mostrare in televisione, ma il problema di fondo rimarrà intatto. Gian Enrico Rusconi

Luoghi citati: Otranto