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«Miparlò delprestito di Gorrini come un episodio molto limpido» IL CASO L'EXPM CONQUISTA LE DONNE Mugello, il Super Candidato scopre la campagna in rosa I Pietro, dicono le cronache dal Mugello, ha conquistato pure l'anziana contadina di Vicchio. E poi ha conquistato le platee femminili: benedetto, rustico e rubacuori, per il disdoro dei suoi avversari. Che non sono mai donne (tranne Tiziana Parenti). E sono sempre donne - tante, mutevoli, non solo alluse - in questi giorni, mesi, anni di avventura politica e veleni e rivelazioni, a ronzargli attorno, come cipria e piombo nelle cronache e nelle spiate che fanno di Di Pietro un italiano iperbolico che suscita invidia e arnmirazione, nonché un rancore molto più che politico tra i suoi numerosi e agguerriti e informati avversari. La sua comparsata alla Versiliana - l'altro dì a Marina di Pietrasanta - viene rinarrata da taluni fogli quotidiani come una «rappresentazione orgiastica del potere», «lo sbarco sessista della democrazia», davanti a una platea di donne che «vomita occhiate da delirio», che «orgasma con voluttà democratica». Addirittura. Eppure l'alcolico dannunzianesimo di queste cronache non fa altro che mettere i pennacchi a quel che la prosa dei giornali, da anni, va ripetendo con banale semplicità: Di Pietro piace alle donne. E viceversa. Entrambe le rivelazioni non sono segrete. Semmai una costante del personaggio vero e inventato dai media. E una ragione (irragionevole o no) della sua non declinante popolarità. Dai tempi in cui si narravano le sue complimentose avances con le cameriere del Toga Bar, di fronte al Tribunale, fino ai battimani del maggio scorso davanti alle casalinghe di Federica Rossi Gasparrini: «Lei è proprio un uomo. E che uomo!». Quella stessa platea che a fine conferenza, e con calore, lo elesse «politico più sexy» per «uno spontaneo e rustico machismo». Ci sono (naturalmente) donne nella sua carriera politica. Da Marialina Marcucci - oggi assessore alla Cultura della Regione Toscana - che organizzò il primo incontro tra Di Pietro e Prodi nell'ottobre del '95. Fino alla Milly Moratti che l'altro ieri lo ospitava nella sua villa di Forte dei Marmi. C'è la Sonia Manicini che gli fa da portavoce dai tempi del dicastero. E le molte signore milanesi che offrono servigi e militanza al movimento di Di Pietro, che è sempre lì lì per nascere, ma resta imminente, forse. I pruriti (però) sono destinati alla sua vita privata. E' lì che si dispiega tutta la solfa del conta- dino, del rude e del simpatico. Anche se a onor del vero, ricontrollando i giornali dei suoi tempi d'oro, era l'armnirazione a prevalere nelle cronache, erano le strizzate d'occhio alle sue esuberanze, considerate virtù prima di diventare peccato. Perciò, ecco il Di Pietro magistrato che in autostrada ferma la propria auto per soccorrere una automobilista in panne e i titoli del giorno dopo strillano al miracolo. Ecco rivelate le lettere che donne (non ano¬ nime) scrivono al magistrato: «Ti sogno tutte le notti». Oppure: «Vorre essere ammanettata da te». Ecco persino Bossi che gli rende l'omaggio più ambito: «Di Pietro ce l'ha duro come me». Ecco Di Pietro fotografato con l'Antonellina Interlenghi per le strade di Roma. Ecco Di Pietro che in una intercettazione parla della Francesca Dellera e tutti a chiedersi: che relazione, che legame? Fino alla smentita dell'attrice. Ecco il pied-à-terre di via Agnello dove (secondo Berlusconi) l'ex magistrato «andava a divertirsi». «Finiranno per farmi divorziare», ha sbottato Di Pietro, lo scorso luglio, vedendosi ritratto, sulla copertina di Panorama, in compagnia di una rossa (tailleur ama- ranto su divano nero) in una foto che ha tutta l'aria di appartenere a un dossier preparato tanto tempo fa e tenuto in caldo, magari per una fucilazione in rosa. Prima o dopo essere eletto senatore del Mugello grazie anche al rosa. [p. cor.] C'è anche chi gli ha scritto «Vorrei essere ammanettata da te» Nella foto a sin.: Francesca Dellera Sotto: Susanna Mazzoleni Sopra: Milly Moratti; ha ospitato l'ex pm a Forte dei Marmi