«Io prendo la pensione, a voi lo auguro»

«Io prendo la pensione, a voi lo auguro» IL MINISTRO AOLI STUPENTI «Io prendo la pensione, a voi lo auguro» ROMA. «Io sono tranquillo: io la pensione a fine mese la prendo, A voi auguro che capiti lo stesso». Basta una frase, a Carlo Azeglio Ciampi, a spiegare agli universitari di Villa Nazareth l'ineluttabilità della riforma del welfare. Per oltre un'ora e mezzo, il ministro dell'Economia, abbronzato e rilassato, ha risposto alle domande degli studenti che partecipavano ad un seminario organizzato dalla fondazione Domenico Tardini e moderato dal cardinale Achille Silvestrini. Oggetto dell'incontro (d'Europa, le conseguenze e i vantaggi». Un tema ampio che ha permesso a Ciampi di partire da un aneddoto personale: «Nel '39 ero all'università di Bonn come studente. Il mondo stava scivolando verso la guerra e con i miei compagni di corso la mattina si polemizzava, il pomeriggio si facevano scampagnate sul Reno. Dopo qualche mese ci sparavamo uno con l'altro. Perché l'Europa? - ripete il ministro - Perché a voi questo non accada, visto che, soprattutto dopo il tramonto della guerra fredda, il rischio è che si riaccendano i nazionalismi». E perché l'Italia in Europa? «Per due motivi - incalza Ciampi -. Il primo perché entrare dopo è sempre più difficile. Il secondo perché l'Europa ha bisogno dell'Italia, ha bisogno della componente mediterranea».

Persone citate: Achille Silvestrini, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Nazareth

Luoghi citati: Bonn, Europa, Italia, Roma