Cosazza, il nemico è tra i pali di Bruno Bernardi

Cosano, il nemico è tra i pali TORINO Oggi Souness risolverà il dubbio su chi giocherà ad Ancona Cosano, il nemico è tra i pali Pastine: «E' lui il titolare, ma non mi arrendo» TORINO. Dividono la stessa camera in ritiro e sono amici, anche se Casazza e Pastine, sudando in allenamento agli ordini di Vieri, lottano lealmente, ogni giorno, per convincere Souness che meritano il posto di titolare tra i pah. E c'è il pararigori Malinarich Rodriguez, l'argentino con passaporto spagnolo che in settimana otterrà finalmente il transfert dall'Afa per essere tesserato dal Toro, a fare da terzo incomodo. La maglia n. 1 è toccata a Casazza, per i diritti acquisiti nella stagione precedente. Diritti riconosciuti dallo stesso Pastine: «Merita di giocare e va rispettato. Sono tornato per dare una mano, anzi due, al Toro a risalire in A. Sono meno matto rispetto ad un paio di anni fa. E in futuro, se sarò chia- mato in campo, prometto il massimo impegno». Alla vigilia del campionato di B, la competizione è incerta, specie dopo la batosta di Como e la squalifica di Casazza. Due coincidenze che hanno riaperto la porta granata a Pastine, dimostratosi all'altezza della situazione nel vittorioso ritorno di Coppa Italia. Chi sarà il prescelto ad Ancona? Souness era ieri in Inghilterra per una breve vacanza e oggi dopo l'amichevole di Rivoli (ore 16) dovrebbe dare una risposta. Quello I di portiere è un ruolo delicato che richiede chiarezza da parte del tecnico. Non sempre i compromessi, - come quelli adottati in passato da Sacchi nel Milan, da Scala nel Parma e, ultimamente, da Guidolin nel Vicenza, utilizzando un portiere in campionato e l'altro nelle Coppe - danno buoni frutti. E per il Toro, sulla carta, non si può preventivare una vita lunghissima in Coppa Italia. Il discorso, dunque, cambia e la staffetta non è gradita. Souness può seguire la filosofia anglosassone, secondo la quale non si tocca la squadra che vince ed è moral¬ mente caricata (e Pastine è su di giri), oppure restituire la fiducia a Casazza che non è stato certo il principale responsabile del 4-2 dell'andata. Un bel rebus. Nell'attesa, una cosa è scontata: Souness insisterà sul 3-5-2, con Cravero libero in luogo dello squalificato Minotti; con Mercuri e Maltagliati marcatori; Asta, Ficcadenti (un po' affaticato, ma recuperabile), Tricarico, Bonomi e Dorigo a centrocampo; Lentini e Ferrante punte. In panchina, pronti all'uso, Carparelli e Foglia, i due bomber di Coppa. Lo schema di partenza, all'italiana, trova d'accordo sia Pastine che Casazza. Si sentono più protetti e corrono meno rischi. La differenza l'ha fatta la formula non il portiere e il primo ad am¬ metterlo è proprio Pastine, autore di una parata decisiva su Cecconi sullo 0-0: «In questo momento ci dà più garanzie. Nella seconda partita, tutta la squadra è cresciuta ed io, che sono migliorato sul piano psicologico e gioco più tranquillo rispetto a due anni fa, ho sfruttato le mie carte». E potrebbe aver pescato il jolly anche se Casazza non s'arrende. Da ieri, Souness ha un uomo in meno nell'organico. Il Toro ha ceduto Longo in prestito alla Lucchese. Il difensore si è accordato sull'ingaggio e, da domenica, giocherà con i toscani. Solo 1' 11 gennaio, all'ultima giornata del girone di ritorno, incrocerà i suoi destini con quelli del Toro. Bruno Bernardi A quatto giorni dal via del campionato di B il difensore Longo prestato alla Lucchese M Casazza (a sin.) e il rivale Pastine