Attenti Ronaldo può stufarsi

Gli interisti fanno quadrato attorno al tecnico ma i manager del Fenomeno lanciano un allarme Gli interisti fanno quadrato attorno al tecnico ma i manager del Fenomeno lanciano un allarme Attenti, Ronaldo può stufarsi Simoni, perplesso, medita di andarsene? MILANO. Le critiche di Moratti hanno compattato l'Inter attorno a Simoni ma hanno lasciato il tecnico sorpreso e perplesso, al punto che non si escludono novità importanti nelle prossime ore. Che si arrivi alle dimissioni appare al momento improbabile ma il rapporto si è già incrinato e Simoni chiederà al presidente le garanzie per l'immediato futuro. I giocatori invece fanno quadrato, chiedono un po' di tempo per assestarsi e promettono un risultato positivo col Brescia. Tutti tranne Ronaldo, che sta in disparte e guardare, dall'alto, che cosa succede. Il Fenomeno è disorientato. Lui è venuto all'Inter per vincere e non accetta di fare brutte figure come quella di lunedì a Madrid. E dal gruppo dei suoi manager filtra un sussurro minaccioso: se le cose non dovessero raddrizzarsi in fretta e la squadra non fosse altamente competitiva, Ronaldo potrebbe stufarsi presto e chiedere di andarsene da qualche altra parte a raccogliere gloria e soddisfazioni. Proprio per evitare un simile rischio Moratti ha messo in guardia Simoni, pronto a ricorrere a estremi rimedi (i nomi di Galeone e Ranieri rimbalzano con sempre maggiore intensità) se domenica col Brescia e mercoledì a Foggia in Coppa Italia l'Inter dovesse fallire i primi due appuntamenti ufficiali. Il presidente non può permettersi di sciupare il più grande investimento sportivo e finanziario fatto da un club italiano, né perdere la scommessa con i colleghi, che l'hanno criticato ripetutamente, predicendo che Ronaldo sarebbe stato di difficile gestione e che gli avrebbe creato tanti problemi. Il Fenomeno per il momento si limita a rinnovare la sua fiducia , nell'Inter: «Una squadra costruita per vincere, che non deve temere nessuno»; la considera da scudetto «in concorrenza con Juve e Milan a pari merito» e promette il massimo impegno. Ieri Moratti ha ribadito che «l'Inter deve vincere subito. Non posso concedere un altro mese di attesa. Ci vogliono risultati immediati. E anche il calcio d'agosto è importante perché una grande squadra deve subito abituarsi a vincere. Simoni gode del mio appoggio. Se lo critico è perché voglio prevenire le critiche di altri», ma in un vertice con il tecnico gli ha rimproverato la mancanza di grinta, di idee e determinazione nei giocatori». Capitan Bergomi non è d'accordo: «Qui c'è troppa fretta. Diamo un po' di tempo a Simoni, in fin dei conti finora abbiamo sbagliato solo qualche amichevole. Errori dovuti ai giocatori che vanno e vengono, al lavoro pesante, agli avversari, tutti di gran livello». E Pagliuca: «E' presto per parlare di allarme rosso. Solo un clamoroso ko col Brescia potrebbe farlo scattare». Ma mentre tutti difendono Simoni, Massimo Paganin se ne va, destinazione Inghilterra, al Liverpool o al Newcastle: «Sono già d'accordo con entrambe le società: andrò con chi raggiungerà prima l'intesa con l'Inter. Mi sarebbe piaciuto restare, ma visto che la società non ha più fiducia in me, meglio cambiare». Se ne andrà dopo aver giocato col Brescia in una difesa che nonavrà Fresi, squalificato, Mezzano, infortunato, e West, escluso per essere tornato in ritardo: «Chiedo scusa a tutti - dice il nigeriano -: sono pronto a pagare la multa. Se mi lasciano fuori pazienza: sono certo che fra due gare tornerò al mio posto». Nino Sorniani Ronaldo continua a fare professione di fede sulle chances dell'Inter ma ieri non si è unito ai compagni nella difesa del tecnico Gigi Simoni