« I computar ucciderà la cultura del sospetto»

« PRIME DESIGNAZIONI Nizzola e Baldas ottimisti all'esordio del cervellone che ha deciso gli arbitri per l'avvio del campionato « I! computar ucciderà la cultura del sospetto» Ma la divisione delle partite in fasce rischia di innescare altre polemiche ROMA. Nizzola paternamente «benedice» il debutto del computer, un setaccio elettronico che sceglierà gli arbitri grazie a una serie palese di input che pubblichiamo a parte. Ma la macchina è al comando fino ad un certo punto «perché - dice Baldas - non potrà trascurare le valutazioni degli organi tecnici». Cioè dei commissari speciali e dello stesso designatore. La prestazione domenicale dei fischietti sarà valutata da 25 a 50, in modo da permettere significative differenze di voto. Intanto si parte con due fasce, in base ai risultati della scorsa stagione. «Il mondo del calcio si è spesso dibattuto nel sospetto - sostiene il presidente federale Nizzola -, che ha origine nella natura umana. Adesso, con il sistema di designazione automatica degli arbitri, cancelleremo questa cultura. In questo modo evitiamo i possibili errori del designatore arbitrale del passato. Ed evitiamo il sorteggio totale, non gradito a nessuno, che avrebbe rischiato di danneggiare società ed arbitri. Comunque il compu¬ ter resta una macchina in mano agli uomini». Gli fa eco Baldas: «Il computer è il mezzo più adatto per eliminare quello che chiamo sospetto della vecchia designazione. E se l'ambiente si è già surriscaldato, la colpa va alla cattiva interpretazione di alcune mie frasi. Mai pronunciato le parole: Il computer sono io, oppure: Giù le mani dagli arbitri. Io dico anzi che il computer eliminerà i sospetti e che è giusto tutelare gli arbitri. Le nostre graduatorie restano dunque segrete». Ma non sono tutte rose. Nizzola ribadisce che Carraro è d'accordo, che non ci sono problemi. Ammette però che con il presidente della Lega di Milano ha avuto un vivace scambio di idee nei giorni scorsi. Non sa se Carraro si presenterà a Coverciano. E la guerra fredda potrebbe continuare. Tanto più che l'idea di dividere in fasce le partite può essere buona, ma di certo, resa pubblica la valutazione, è pericolosa. Se domenica, a Milano o Torino, scoppia un caso, chi va a raccontare a Inter e Juve che la loro partita valeva meno, ad esempio, di Empoli-Roma? Due pillole. Ronaldo stia tranquillo. Baldas promette che gli arbitri difenderanno il gioco. Tutela uguale per tutti, si tratti dell'asso nerazzurro o di Ficeadenti. E Luciano Nizzola difende Gigi Simoni: «Difficile lavorare tra le polemiche. Mi fa piacere che Moratti, grande presidente, abbia smentito una sua presunta scarsa fiducia nel tecnico». A parole... Piero Serantoni

Luoghi citati: Coverciano, Empoli, Milano, Roma, Torino