«Dieci giorni per vincere» di Cristiano Chiavegato

Blitz dell'Awocato a Monza durante i test della Formula 1 mentre cresce la febbre per il G. P. d'Italia Blitz dell'Awocato a Monza durante i test della Formula 1 mentre cresce la febbre per il G. P. d'Italia 111 dà una spinta mmm alla Ferrari «Dieci giorni per vincere» MONZA DAL NOSTRO INVIATO Sale ancora la febbre per il GP d'Italia. Una folla enorme ha invaso l'autodromo: 16 mila paganti, 4 km di auto in coda all'ingresso. Applausi per tutti da Schumacher ad Alesi e Berger, fischi - immeritati - solo per i piloti della Williams, la nemica numero 1. E sono le 9,03 del mattino quando atterra un elicottero nel parco, a qualche centinaio di metri dai box. Ne scendono Gianni Agnelli, accompagnato da tre nipoti, e Luca Montezemolo. L'Avvocato, a bordo di una Lancia Zeta, raggiunge subito i box della Ferrari. Camicia e pantaloni jeans, il polso destro ancora steccato per la disavventura con il cane a Villar Perosa, il presidente onorario della Fiat prima saluta Irvine, poi - durante una sosta delle prove - si intrattiene a lungo con Schumacher, gli fa i complimenti e gli chiede i segreti della vittoria in Belgio. Agnelli, sempre molto curioso, parla anche con i tecnici, si interessa a un sofisticatissimo e nuovo apparecchio che tramite una telecamera controlla la temperatura dei pneumatici. Infine va a dare imo sguardo alla Williams guidata da Boulhon, la vettura-laboratorio che prefigura le monoposto per il 1998. «Schumacher mi ha detto - racconta Agnelli, ripartendo dopo oltre un'ora - che la prossima sarà una gara molto difficile. Questo è un tipo di circuito sul quale altre vetture hanno dei vantaggi. Forse la F310B si potrà migliorare soprattutto nell'aerodinamica. Ma non so se in dieci giorni si raggiungeranno grandi risultati. Ho visto 3 nostro pilota che ha cambiato un musetto e ha fatto diverse prove». Che impressione le ha fatto la Williams '98? «L'anno prossimo tutte le monoposto saranno così, più strette e con gomme scolpite». Però la Ferrari vince adesso. «Speriamo, speriamo». Avvocato, da un po' di tempo lei frequenta più la Ferrari della Juventus... «No, no. E' soltanto che al Delle Alpi ci vado malvolentieri, perché si vede troppo male. Ci fosse uno stadio come San Siro...». A proposito, il Milan? «L'ho guardato l'altra sera in tv, solo l'ultimo quarto d'ora. Magnifico il gol di Maldini. Poi i penalty: divertenti ma sono una roulette». E' vero che durante i GP telefona sempre a Montezemolo? «Sì. A volte lo faccio: può darmi le notizie in diretta, dal campo». Il presidente della Ferrari è sempre nervosissimo durante le corse... «Sono nervoso anch'io». Un pronostico sul Mondiale? «E' presto. Aspettiamo. Per il momento siamo in una buona situazione». In questi giorni si parla anche di Olimpiadi: cosa pensa di Roma 2004? «Non ho gli elementi per giudicare se Roma potrà sopportare l'arrivo di tanta gente. Però, rinunciare a priori a qualsiasi iniziativa è sempre un peccato». I piloti italiani della FI? «Fisichella non solo è bravo ma pare che la sua Jordan qui a Monza abbia grandi possibilità». Può dare dei dispiaceri alla Ferrari? «Il pilota romano e la sua vettura sono una coppia forte». Qua! è la cosa più bella che le ha confessato oggi Schumi? «Che per il momento resta con noi». Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgio, Italia, Monza, Roma, Villar Perosa