Franco De Felice «Ma li univa l'ideologia» di M. S.
Franco De Felice Franco De Felice «Ma li univa l'ideologia» F ASCISMO e nazismo: dittature non assimilabili né convergenti. E' possibile operare questa distinzione tra due regimi che mostrano per tanti versi una stretta parentela? «Sotto alcuni aspetti si può sottolineare la diversità tra l'orientamento dello Stato fascista e il Terzo Reich - osserva lo storico Franco De Felice -. Per esempio nei confronti dell'Olocausto la politica dei due regimi dittatoriali non si mosse affatto sulle stesse direttive. Ma le divergenze si fermano qui. Poi bisogna sottolineare le affinità». Quali sono? «Sono numerosissime. Mussolini e Hitler, per prima cosa, condividono la critica della tradizione democratica. E' un elemento che li accomuna e che non è certo da sottovalutare. Ovviamente il loro antidemocraticismo si manifesta in modi diversi. La Germania viveva la dissoluzione di un'importante esperienza democratica. Mentre in Italia questa era appena abbozzata. Fascismo e nazismo hanno poi in comune l'idea dello Stato forte e della guerra come esperienza fondamentale nella vita di una nazione, come un modo per rivitalizzare uno Stato e anche per metterne alla prova l'unità e la coesione. Il nazismo diventa, proprio perché ha in comune con il regime di Mussolini tanti princìpi ideologici, un pericoloso concorrente per il fascismo. E' un alleato di cui non ci si può fidare che tende continuamente a sopraffare il partner. Basta pensare al rilievo internazionale di cui godeva la Germania e di cui l'Italia era priva. Le scelte di Mussolini non furono frutto della tattica e del cinismo di un pragmatico uomo politico. Al contrario: entrambi i regimi, proprio perché si caratterizzano come schieramenti antipopolari, antidemocratici, totalitari, si configurano come la risposta di una società di massa ad un profondo disagio economico, sociale, politico. In Italia, tuttavia, l'esperimento è meno radicale che in Germania anche perché la crisi di quest'ultima è più ampia e più capillare». [m. s.]
Persone citate: Franco De Felice, Hitler, Mussolini
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