«Così si smaschera lo spot ingannevole»

Un capitolo dedicato ai bambini: «La legge vi consente di sporgere denuncia» Un capitolo dedicato ai bambini: «La legge vi consente di sporgere denuncia» «Così si smaschera lo spot ingannevole» L'Antitrust pubblica una guida per il consumatore ROMA. «La pubblicità è un fattore importante per la vita delle imprese e per la stessa consapevolezza del consumatore, Ma lo è, sotto entrambi i profili, se è informazione, se è corretta informazione». Così Giuliano Amato, presidente dell'Autorità Antitrust, apre il discorso «Alla scoperta della pubblicità ingannevole» contenuto in un opuscolo, una «piccola guida per la tutela del consumatore». La «lezione» sarà distribuita in 5 mila copie con il bollettino settimanale dell'Antitrust. Poche, in verità, volendo fare un discorso ai consumatori, ma fonti bene informate annunciano «senz'altro una ristampa». La guida spiega al lettore come nasce un messaggio pubblicitario, a chi si rivolge, quali sono i suoi obiettivi e come riconoscere uno spot che vuol trarre in inganno. In sostanza, cerca di mettere in guardia gli italiani dagli inganni (senza demonizzare la pubblicità, che riconosce come fattore importante per la vita delle imprese e per gli stessi utenti), aiutandoli, inoltre, a presentare una denuncia corretta e motivata. «Non siamo monaci austeri, sappiamo che gli abbellimenti fanno parte della natura - prosegue Amato nel suo discorso - ma una cosa è fare pubblicità, un'altra è raccontare frottole». Gli investimenti pubblicitari in Italia, nel 1996, sono stati pari a 9170 miliardi: 25 miliardi al giorno, più di un miliardo l'ora. L'autorità garante della concorrenza e del mercato (l'Antitrust) spiega dunque come accedere ad una legge che può essere utilizzata dalle imprese private, dagli enti pubblici, ma addirittura dai bambini. Suscitò, infatti, sorpresa, qualche mese fa, scoprire ad esempio che due bambine avevano scritto ad Amato per protestare contro la pubblicità di una bambola che prometteva di essere snodabile, ma che le aveva poi deluse. Il manualetto suona quasi come un invito per i minori: a bambini e adolescenti è dedicato un capitolo e spesso nel mirino dell'Antitrust entrano le reclame in grado di indurre comportamenti pericolosi o tali da scatenare rischiose emulazioni. L'opuscolo porta alcuni esempi di pubblicità ingannevole. Quello del giornaletto destinato a un pubblico di adolescenti, ad esempio, che «in allegato» pubblicava una serie di numeri telefonici della ben nota linea 144, di notevole costo, tra l'altro, accanto a numeri di pubblica utilità, quali il 113 e il 118. L'Autorità ritenne ingannevole la pubblicità sotto vari profili e dispose la pubblicazione di un estratto, in quattro volte successive, sulla rivista per avvertire i ragazzi e per una volta su un periodico indirizzato agli adulti, allo scopo di informare i genitori. Creme antirughe e linee telefoniche erotiche, falsi corsi per giornalisti e promesse di lavoro inesistenti, il business del «caro-estinto» e quello di maghi e veggenti: in quattro anni al setaccio dell' Antitrust sono passati migliaia di possibili inganni. Più attivi nel denunciare le frodi sono i singoli cittadini (i loro esposti sono stati più del 40%), seguiti dalle associazioni di utenti e consumatori con il 27%, dalle imprese concorrenti per il 20%. Il resto è dovuto agli enti statali e alle pubbliche amministrazioni, [r. r,] LA GUIDA ANTISPOT QUANDO LO SPOT INGANNA? E' ingannevole ogni comunicazione che, direttamente o indirettamente, crei nei consumatori un'idea errata sul prodotto o servizio offerto. LA «GARANZIA». E' vietata l'utilizzazione di termini quali «garanzia», «garantito» e simili, dove essa non sia accompagnata dal chiarimento della portata di tali garanzie. TUTELARE I BAMBINI. E' vietata la diffusione di messaggi che influenzino il comportamento dei minori abusando della loro naturale credulità e mancan- za di esperienza. L'USO DEI MINORI. E' considerata ingannevole la pubblicità che, impiegando bambini o adolescenti, abusi dei naturali sentimenti degli adulti per i più'giovani, questo per impedire che la pubblicità sia costruita in modo da creare un senso di colpa, ansia o apprensione sull'adulto che non acquista il prodotto. LA TUTELA DELLA SALUTE. E' ingannevole la pubblicità che, riguardando prodotti in grado di mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, ometta di darne notizia. Giuliano Amato, presidente dell'Antitrust

Persone citate: Giuliano Amato

Luoghi citati: Italia, Roma