Di Pietro mediatore al foro boario

Ieri mattina, a sorpresa, il candidato dell'Ulivo ha visitato il mercato al Mugello partecipando alle trattative Ieri mattina, a sorpresa, il candidato dell'Ulivo ha visitato il mercato al Mugello partecipando alle trattative Di Pietro mediatore al foro boario A Vicchio ha trattato la vendita di 4 vitelli TUTTI I VOLTI DELL'EX PM U VECCHIO (Firenze) N contratto sulla parola, siglato con una stretta di mano come ancora si usa fare da queste parti, ma suggellato dalla presenza di Antonio Di Pietro. Sorpresi ed emozionati i due allevatori, vere e proprie comparse nel film socio-politico che l'ex pm sta interpretando in questi giorni, hanno concordato il passaggio di quattro vitelli da uno all'altro per la cifra di un milione e 50 mila lire a capo. Ok il prezzo è giusto, pare abbia detto Di Pietro ponendo la sua mano di ex magistrato su quella dei due allevatori. Una performance che farà rodere d'invidia i tanti che per aggiustare i propri affari si sono dovuti accontentare (con tutto il rispetto) della toga del giudice Santi Licheri a Forum. Dopo il successo di pubblico (ma anche di critica) che l'ex pm del pool Mani pulite ha fatto registrare l'altro giorno alla Versiliana, si pensava che avesse lasciato momentaneamente la Toscana. Invece, a sorpresa, Antonio Di Pietro ha deciso di ripresentarsi, senza farsi annunciare, nel suo collegio elettorale (la candidatura ufficiale arriverà solo il prossimo 3 settembre alla festa dell'Unità di Firenze, presente D'Alema, ma nessuno sembra ipotizzare rinunce dell'ultim'ora). Così a sorpresa, seguito solo dai suoi uomini di scorta e dal deputato della Rete Giuseppe Scozzali, Di Pietro si è presentato di buon mattino alla tradizionale festa del bestiame di Vicchio, uno dei paesi del Mugello. Una zona che, grazie alla sfida tra l'ex magistrato e l'ex direttore del tg3 Sandro Curzi, sta affiancando per notorietà posti come Capri o Cortina, E, in effetti, visto che i centri del Mugello offrono ospitalità, aria buona, cucina di pregio e sagre di tutti i tipi, non è da escludere che dalla disputa elettorale discenda un tornaconto turistico. Vuoi vedere che il prossimo anno andare a fare le vacanze nel Mugello sarà più alla moda che soggiornare a Cetona, Capalbio o sulla . ormai logora Costa Smeralda? Ma torniamo all'incursione di Di Pietro, lui stesso l'ha definita così annunciandone altre per avere un «contatto diretto con la gente», alla fiera del bestiame. Appena i visitatori presenti all'esposizione (circa 1500 persone in quel momento) lo hanno visto arrivare, è cominciato il rito delle strette di mano, degli applausi e degli incitamenti. Un bagno di folla. fi sindaco di Vicchio, Alessandro Bolognesi, che martedì durante l'incontro al castello di Cafaggiolo gli aveva consegnato un dépliant proprio della mostra, è arrivato trafelato dopo più di mezz'ora che l'ex ministro girellava tra i recinti affollati di mucche, vitelli e cavalli. Qualcuno gli ha anche proposto di montarne uno ma l'ex pm, sospettoso, ha preferito rifiutare l'offerta nel timore che qualche paparazzo maligno potesse immortalarlo in pose poco ortodosse. A Di Pietro il sindaco Bolognesi, nel frattempo raggiunto anche dal collega primo cittadino di Dirama¬ no Riccardo Gabellini, visto l'interesse per il bestiame, ha regalato un libro che illustra la tradizione centenaria della esposizione chiamata «Fiera calda» perché si è sempre svolta in estate nell'ultima settimana di agosto. Tra una chiacchiera e l'altra si era ormai fatto ora di pranzo e Di Pietro ha accettato l'invito a tavola nel ristorante «Casa di caccia» in località Gattaia, da dove si domina tutta la vallata. Proprio da lì cominciò la campagna elettorale vincente del senatore Pino Arlacchi (66,5% il suo risul¬ tato nel collegio) il quale, nominato vicepresidente dell'Orni, ha lasciato libero il posto a Palazzo Madama. Sorridente e disteso Di Pietro si è tolto la giacca e si è seduto al centro della tavolata: al suo fianco ha preso posto Antonia Cimarossa, coordinatrice del pds mugellano. Una bella donna bruna, con foulard giallo intorno al collo, che da queste parti chiamano «la zarina», a sottolinearne il piglio autoritario e l'attitudine al comando. «Voterò Di Pietro ma con il cuore in lacrime», aveva detto domenica a Sandro Curzi in piazza Giotto a Vicchio. Ieri, accanto all'ex magistrato più famoso d'Italia, il suo cuore sarà stato anche in lacrime, ma gli occhi le brillavano. ' Francesco Matteini Il candidato dell'Ulivo al Mugello Antonio Di Pietro l'altro ieri - durante il dibattito con i sindaci