Zucchine e pomodori ammalati nell'orto

Zucchine e pomodori ammalati nell'orto Zucchine e pomodori ammalati nell'orto ROSA Ricino di Vidracco non ce la fa più. «E poiché seguo sempre con interesse la vostra rubrica, non mi resta che rivolgermi a voi. Ecco i miei guai: da qualche anno nel mio orto non raccolgo più zucchine: nascono, ma presto le foglie ingialliscono e le zucchine piccole piccole marciscono. Ho provato zolfo, ecc: niente da fare. E anche carote e prezzemolo sono nei guai. Lo stesso capita ai miei vicini di casa. Purtroppo in famiglia siamo golosi di zucchine e ne facciamo scorta in freezer per l'inverno. Rispondetemi, per favore! Che cosa posso fare per non ritrovarmi l'anno prossimo da capo?». La dottoressa Elena Accati dell'Istituto di Scienza delle coltivazioni presso l'Università di Torino, si scusa: «Il campione di foglia inviato è giunto in condizioni tali da impedire una qualsiasi diagnosi e la descrizione data dalla lettrice è sommaria. Comunque sembrerebbe un'alterazione provocata da un virus. Sono infatti numerosi i virus che possono colpire, nei nostri ambienti, zucchino, zucca e melone. Tra questi quello più diffuso e che sembra corrispondere meglio alla descrizione fatta è il "mosaico giallo" della pianta di zucchino. Que- sto come molti altri virus viene diffuso in campo da parte di afidi (pidocchi) delle piante, i quali infettandosi su una pianta malata diffondono la malattia a tutte le altre sulle quali si poseranno per nutrirsi». «Purtroppo - spiega l'esperta - attualmente i metodi di lotta utilizzabili contro questo virus sono scarsi, poco efficaci e di difficile - se non impossibile applicazione negli orti famigliari. Infatti non esistono prodotti specifici utilizzabili contro il virus né è pensabile in un piccolo orto ricorrere a trattamenti insetticidi contro i pidocchi portatori della malattia. In molti centri di ricerca si sta tentando di ottenere una varietà di zucchino resistente a questi virus. «Attualmente si può soltanto consigliare di proteggere le piante di zucchino con piccole serrette ricoperte di reti di garza in modo da impedire agli in¬ setti portatori del virus di raggiungere le piante stesse e di infettarle. Questa protezione con la garza è estremamente importante nelle prime fasi di coltivazione dello zucchino almeno fino all'inizio della raccolta». ■AtE Antonia di Altare (Savona) aveva problemi con i pomodori dell'orto già l'anno scorso: «Steli anneriti, foglie con macchie nere e frutti che marciscono prima di arrivare a maturazione. Si riesce a salvare qualcosa solo staccando i frutti acerbi». E ci invia fotografia. La dottoressa Elena Accati risponde: «L'alterazione è certamente la peronospora, causata da un fungo classificato come Phitbophthora infestans, presente nelle colture di pomodori e patate. I gravi attacchi sono forse dovuti alle piogge che favoriscono l'infezione del parassita. Per poter provocare l'infezione, gli organi suscettibili delle a. piante devono restare "bagnati" per un periodo di oltre 24 ore. Il parassita ha bisogno cioè di lunghi periodi di pioggia o rugiada accompagnati da temperature medie tra i 18 e i 22°, fenomeno che si verifica con frequenza d'estate sulle colline, quando il tempo non è soleggiato. La lotta contro questo parassita ha costituito un tema di grande interesse per gli esperti di malattie delle piante in tutto il mondo. Di conseguenza, per combatterlo sono oggi disponibili sul mercato numerosi prodotti che dovrebbero essere impiegati ogni 7-10 giorni durante i periodi nei quali le condizioni ambientali sono piovose. Tra i fungicidi che possono essere usati senza rischio negli orti famigliari e che sono autorizzati anche nell'agricoltuta cosiddetta biologica possiamo ricordare i "rameici". Tra questi, al posto della poltiglia bordolese che può provocare danni da fitotossicità sulle giovani piante di pomodoro, si consiglia di utilizzare prodotti a base di ossicloruro di rame o di ossidulo di rame, fungicidi facilmente acquistabili presso tutti i negozi specializzati in prodotti per orti e giardini». Simonetta

Persone citate: Elena Accati, Rosa Ricino

Luoghi citati: Savona, Torino, Vidracco