«Iavarone resta in cella»
«Iavarone resta in cella» «Iavarone resta in cella» Resta in carcere Piero Iavarone, arrestato con Fabio Montrucchio e Andrea Demartis, con l'accusa di aver provocato la morte del marocchino Abdellah Doumi, annegato nel Po lo scorso 19 luglio durante una rissa ai Murazzi. Il tribunale della libertà ha respinto ieri la richiesta dell'avvocato Antonio Foti. I motivi: rischio di inquinamento probatorio e personalità dell'indagato. Dura le reazione del legale: «Iavarone ha ammesso di aver colpito l'immigrato con un pugno, di averlo poi inseguito ma ha negato di aver partecipato all'ultima fase della rissa. Non ha ucciso quel giovane, non gli ha impedito di uscire dall'acqua. Il marocchino era ubriaco, si è sentito male». Iavarone, secondo il difensore, poteva almeno ottenere gli arresti domiciliari: «E' un incensurato e non c'è più pericolo di inquinamento probatorio, ormai tutti hanno fornito le loro versioni». Il tribunale è stato di parere diverso.
Persone citate: Abdellah Doumi, Andrea Demartis, Antonio Foti, Fabio Montrucchio, Iavarone, Piero Iavarone
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