«Inter disastrosa» per il presidente che rifiuta ogni alibi

«Inter disastrosa» per il presidente che rifiuta ogni alibi «Inter disastrosa» per il presidente che rifiuta ogni alibi ppgL'espressione di Ronaldo sembra indicare l'attuale sofferenza del gioco nerazzurro; sotto a sin. Gigi Simoni, che chiede un mese di tempo mette in gffiffi MADRID DAL NOSTRO INVIATO Brutta botta, l'1-O dell'Atletico firmato Vieri, e brutta Inter. Era lecito aspettarsi un assemblaggio travagliato, alla luce di un mercato così ingordo e disordinato, ma non che a quattro giorni dall'inizio del campionato, e dopo fior di collaudi (Manchester Utd, Bologna, Udinese, Juve, Brescia, Roma, Atletico), si brancolasse tanto nel buio. Simoni parla di passo indietro. Il presidente Moratti è furibondo: «Un disastro. E non mi si venga a parlare di mancanza di motivazioni: nel periodo delle amichevoli lo stipendio non viene sospeso. Non c'è assetto, non c'è gioco. E Ronaldo è troppo isolato, fi calcio è quello che si vede, non quello che si pensa». Nessuna coccola a Simoni. Anzi: «Non accetto giustificazioni, e non si parli di anno di transizione. Ci sono 25 giocatori, bisogna capire cosa farne. Domenica si comincia. Battezzi una squadra, scelga un assetto ma, per carità, si muova, per vincere subito». Cortigiani sin troppo zelanti non mancano di fargli notare che il vituperato Sforza è in testa al campionato tedesco col Kaiserslautern, per non parlare di Hodgson, primo in Inghilterra col modesto Blackburn. Coltellate al cuore. Ronaldo, lui, cerca di farsi coraggio. A Madrid lo hanno picchiato il giusto e dileggiato più che a Roma, coinvolgendo anche Su san a: «Devo farci l'abitudine. Sì, abbiamo giocato male? Còse che succedono». Capitan Bergomi non si nasconde: «Siamo teiribilmente indietro. All'Olimpico ce la cavammo per un'ora, a Madrid è andato tutto storto». Vieri, Kiko e Juninho sembravano marziani. Gigi Simoni soffre. Il giorno in cui lo presentarono, accettò la sfida: «Con questa rosa non ho alibi: devo vincere». E adesso? «Un passo indietro rispetto a Roma, confessa. Netto, non allarmante. Per una volta che la difesa a quattro regge, ecco venir meno il centrocampo. Perché tutti quei lanci lunghi? Perché tutta quella paura? Noi abbiamo centrocampisti di qualità. E poi: ci si muove poco senza palla, e ancora meno si spinge sulle fasce». Rifornire Ronaldo: d'accordo, a patto, però, di non esagerare. Djorkaeff ha fame di partite vere. A noi, in verità, è sembrato timido, spaurito, non tanto per la posizione ibrida di mezza punta arretrata, o di centrocampista avanzato, quanto per la presenza del Fenomeno. Simoni replica piccato: «Non scherziamo. La prospettiva di giocare al fianco di un fuoriclasse come Ronaldo lo dovrebbe galvanizzare». Al di là delle virgolette ufficiali («E' stato un naufragio collettivo, gioco dove mi mettono, non ne posso più di amichevoli»), Djorkaeff molto delude e molto è deluso: non ha lo spazio che aveva la scorsa stagione, e certe «catene» proprio non gli vanno giù. Rifinitore o seconda punta: prendere o lasciare. Ma visto che da spalla di Ronaldo funge Ganz, siamo daccapo. Se la situazione precipita, non è escluso che chieda di andarsene, o venga invitato a farlo, si mormora a palazzo. Povero calcio nostro: Antic, nell'Atletico, riesce a far coesistere Vieri, Kiko, Juninho e Pantic; Simoni, nell'Inter, non sa come uscire dal bermudiano triangolo di Ronaldo, Ganz e Djorkaeff. E dal momento che siamo in te¬ ma di mercato, non perdetevi l'ultima: dopo essersi sbarazzata di Roberto Carlos (al Real Madrid, perché, secondo Hodgson, non sapeva difendere...) e Pistone (al Newcastle), la società, delusa dalla soluzione Tarantino, ha riaperto la caccia a un esterno sinistro. A Simoni non dispiace Milanese, che ebbe al Napoli, oggi al Parma. Com¬ mentare sarebbe infierire. L'allenatore invita ad avere pazienza. Lo dica a Moratti. Da Fresi libero è passato, non senza ragione, a Bergomi; e dal 5-3-2 all'1-3-4-2 e, lunedì, al 4-4-2. «Sono seduto su una polveriera, e con questo? Datemi un mese, non chiedo di più. So di guidare una Ferrari, ma pure Schumacher la guidava e l'anno scorso non vinse nulla. Abbiamo rivoltato l'Inter. All'inizio criticavano pure Capello e Ancelotti, ricordate? In vista del Brescia, lavorerò sulla formazione di Roma e Madrid (con Paganin al posto di Mezzano, acciaccato alla caviglia). West? Ingiustificabile il suo ritardo. Pagherà. Intanto, ha perso il posto. Djorkaeff a centrocampo? E' la mia scommessa. Tirerò dritto fino in fondo. Ronaldo? La squadra deve capirlo di più». Simoni in bilico, Simoni rischia. Sorride: «Moratti è un gran tifoso, e che io sappia è rimasto turbato solo a Cesena, la sera del Brescia. Ci siamo sottoposti a un pre-campionato esagerato, ma è così che si cresce». Simoni è stato consigliato da Maz- zola. Facchetti avrebbe tenuto Hodgson. Gigi merita fiducia: «Non mi risulta che i miei predecessori abbiano fatto man bassa di trofei, l'ultimo scudetto risale al 1989». Saprà il Moratti presidente domare il Moratti tifoso? Glielo auguriamo, per il bene dell'Inter. Roberto Beccantini «Non c'è gioco, Ronaldo è isolato ma gli uomini per vincere ci sono» Gigi: sto guidando una Ferrari però pure Schumi l'altr'anno non vinceva AMPA. ORT gosto 1997 27 libi ressione di do sembra re l'attuale enza del gioco zurro; sotto Gigi Simoni, hiede un di o ffi mentare sarebbe infierire. L'allenatore invita ad avere pazienza. Lo dica a Moratti. Da Fresi libero è passato, non senza ragione, a Bergomi; e dal 5-3-2 all'1-3-4-2 e, lunedì, al 4-4-2. «Sono seduto su una polveriera, e con questo? Datemi un mese, non chiedo di più. So di guidare una Ferrari, ma pure Schumacher la guidava e l'anno scorso non vinse nulla. Abbiamo rivoltato l'Inter. All'inizio criticavano pure Capello e Ancelotti, ricordate? In vista del Brescia, lavorerò sulla formazione di Roma e Madrid (con Paganin al posto di Mezzano, acciaccato alla caviglia). West? Ingiustificabile il suo ritardo. Pagherà. Intanto, ha ìli! L'espressione di Ronaldo sembra indicare l'attuale sofferenza del gioco nerazzurro; sotto a sin. Gigi Simoni, che chiede un mese di tempo