E' morto lo scrittore Robert Pinget di G. B.

li caso. Parigi, un libro sull'epopea dei nostri connazionali tra la fine del '400 e il Re Sole Aveva 78 anni E' morto lo scrittore Robert Pinget EPARIGI RA appena uscito il suo ultimo libro, Taches d'encre (Minuit), ancora una volta riflessioni del suo alter ego, quel personaggio unico nel disincanto e nella verità tutta fittizia che è il trascinante Monsieur Scinge. Robert Pinget è morto l'altro giorno a Tours a 78 anni, per le conseguenze di un ictus che l'aveva colpito un mese fa e dal quale non si era ripreso. Fino ad allora in buona salute, dando alle stampe Taches d'encre l'aveva dichiarato «il suo ultimo libro». In casa editrice dicono che era uomo «di presentimenti». Tutta la sua vita, e il suo grande successo, sono legati alla maison della stella, quelle Edition de Minuit nate clandestine sotto l'occupazione con II silenzio del mare di Vercors, e poi divenute il piccolo, raffinato e famigliare insieme, quartier generale degli scrittori del Nouveau Roman. Un gruppo di cui Pinget, nato a Ginevra nel 1919 ma culturalmente parigino a tutti gli effetti, fece parte fin dagli esordi. Con Alain Robbe-Grillet, Marguerite Duras, Michel Butor e Nathalie Sarraute tra gli altri, condivise la volontà di parlare una nuova lingua sulla pagina del romanzo. Pinget, giurista di formazione, lo fece in modo curiosamente più poetico degli altri «nouveaux romanciers», e allo stesso tempo con il massimo della determinazione. Tra i suoi titoli più famosi, Le renard et la boussole del '53, Lefiston del '59, LTiypothèse del '61 e Quelqu'un, romanzo con cui vinse nel '65 il Prix Fémina. Grande successo hanno avuto febei e intelligenti adattamenti teatrali di alcuni suoi testi non nati per il teatro. Quelqu'un era stato ripreso proprio quest'anno, per la regia di Jacques Sellare. E indimenticabili restano le interpretazioni di LTiypothèse e L'apocryphe (1980), per la regìa di Joél Jouanneau, da parte di un attore di natali e humour britannici, ma cuore e cultura francese, David Warrilow. Un amico di Pinget, vicino a lui per la riservatezza da carattere e la capacità di sentimenti veri, che aveva avuto la tristezza di perdere anzitempo, recentemente. [g. b.]

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