Il caldo sbarca in Borsa

Altre società, guidate dal Bologna, già pronte per il listino Altre società, guidate dal Bologna, già pronte per il listino Il caldo sbarca in Borsa A partire è il Vicenza MILANO. E alla fine il calcio tentò il gol in Borsa. E la corsa parte dal Nord-Est. Il Vicenza Calcio aspira ad essere la prima società calcistica presente sul listino di Piazza Affari. L'assemblea dei soci, convocata venerdì 12 settembre, dovrà fra l'altro deliberare la presentazione alla Consob della domanda di ammissione alla quotazione e decidere l'aumento di capitale, parte del quale al servizio di una offerta pubblica e sottoscrizione di azioni. La squadra dopo il crack dei precedenti proprietari, i fratelli Dalle Carbonare - lo scorso giugno è stata acquistata, per 22,7 miliardi, da un gruppo di investitori guidati dalla finanziaria inglese Stellican, specializzata nell'assunzione di partecipazioni in aziende da valorizzare. «Il Vicenza - spiega Raffaele Legnani, partner della Stellican per le operazioni nel nostro Paese - è l'unica, fra le squadre italiane che hanno annunciato la quotazione, ad avere gli ultimi tre bilanci in utile: quello al 30 giugno 1997 si è chiuso con un utile netto in linea con i 3,6 miliardi segnati l'anno prima, mentre il risultato della stagione 1994-'95 è stato di sostanziale pareggio. Per questo pensiamo che la Consob accoglierà la nostra richiesta, anche se è ancora difficile prevedere il tempo necessario per arrivare alla quotazione». Il primo azionista del Vicenza Calcio è, con circa il 60% del capitale, l'English National Investment Company, una finanziaria britannica che si occupa dello sviluppo delle attività di merchandising legate al mondo del calcio. La Stellican, che ha la gestione della squadra, ha il 25% del capitale, mentre il restante 15% è diviso in parti uguali fra la Csi ltd. (Società di compravendita di diritti televisivi) e la Pangolin international (finanziaria che fa capo all'ex amministratore delegato di Telepiù, Robert Hersov). «La scelta dei partner - spiega Legnani - è finalizzata alla massima valorizzazione del Vicenza Calcio, che ha chiuso il bilancio 1996-'97 con ricavi, al netto dell'Iva e delle tasse Siae, attorno ai 35 miliardi». Il patrimonio netto della società calcistica è, oggi, attorno ai 7,5 miliardi. Le cifre dell'aumento di capitale finanziato in parte attingendo alle riserve, in parte a pagamento da parte degli attuali soci e in parte attraverso il collocamento borsistico - non sono ancora note, ma l'operazione dovrebbe aggirarsi attorno ai 2,5 miliardi, per portare il patrimonio netto ai 10 miliardi indispensabili per ottenere la quotazione. Ma il caso del Vicenza Calcio potrebbe non essere isolato. Un'altra società, il Bologna di Roberto Baggio, ha già affidato alle cure del colosso giapponese Nomura lo studio per lo sbarco nel listino. Altre grosse società, infine, hanno già piani pronti per il grande a sbarco. Ma attendono il via libera del Consiglio di Borsa che ha allo studio una variazione dei regolamenti. L'approdo al listino richiede infatti tre anni di bilancio in buono stato. E nessuna delle società è in grado di vantarli. IL CALCIO NEL PALLONE I CONTI. In dieci anni le società di calcio hanno perso oltre 1000 miliardi. Nel '96 le 128 società professionistiche ne hanno persi più di 200: oltre 100 la serie A, trentotto la B, quarantacinque la C e 21,4 la serie D. GLI STIPENDI. Con il contratto d'oro di Ronaldo, nella stagione 1997-98 il monte stipendi raggiungerà i 450 miliardi, contro i 335 del 94-95. GLI INCASSI. Nella stagione '96-97 la serie A ha incassato 282,5 miliardi, lo 0,4% in più dell'anno precedente. 1 Le maglie del Vicenza presto al listino

Persone citate: Dalle Carbonare, Legnani, Nomura, Raffaele Legnani, Robert Hersov, Roberto Baggio

Luoghi citati: Milano