Fs scontro sul piano-Cimoli

Il sindacato contro l'ipotesi di 28 mila esuberi: «Mancano già 13 mila ferrovieri» Il sindacato contro l'ipotesi di 28 mila esuberi: «Mancano già 13 mila ferrovieri» Fs, scontro sul piano-Cintoli Le Poste: nessun taglio ROMA. Ferrovie e Poste, lo scontro è aperto. Ancor prima di ricominciare le trattative sulla riorganizzazione di due servizi fondamentali (gli incontri sono in programma venerdì 29 per le Fs e lunedì 1° settembre per le Poste), i sindacati sparano sui vertici delle aziende e sul governo. Tema comune: ristrutturazioni e, soprattutto, voci di consistenti tagli all'organico. L'argomento del giorno sono le Fs: ieri il Sole-24 Ore ha anticipato il piano dell'amministratore delegato Giancarlo Cimoli. In sintesi: taglio di 28 mila posti di lavoro per abbassare l'organico da circa 123 mila a 94.700 ferrovieri, riduzione del costo del lavoro da 10.900 a 8200 miliardi, crescita del 39% dei ricavi da traffico (41% nel settore passeggeri, 19% nel settore merci), aumento delle tariffe (20% con una liberalizzazione modello-Alitalia). Al Tesoro, al quale è mdirizzato il piano, Cimoli chiede di cancellare i tagli di 2400 miliardi decretati quest'anno, in modo da presentare in bilancio un margine operativo lordo di 2200 miliardi (l'anno scorso fu in passivo per 1900) e un risultato operativo ante-imposte in leggero attivo. Il tutto entro il 2000. Le indiscrezioni, non smentite, arrivano mentre si discute su chi debba avere più competenza sulle Fs (il Tesoro o i Trasporti), con un confronto azienda sindacati aperto da mesi e sfociato nella firma di un protocollo sul contratto, mentre l'intesa definitiva è sempre più lontana a causa delle profonde divisioni sulla flessibilità del lavoro. Il sindacato non ci sta: «Abbiamo mostrato serietà e responsabilità. Ora la misura è colma. Basta a questa giostra delle ipotesi più strampalate sul futuro delle ferrovie», attacca Claudio Claudiani, responsabile ferrovieri della Fit-Cisl e chiede un chiarimento, un incontro con le istituzioni e con l'azienda «per precisare un indirizzo strategico senza equivoci sul ruolo, sull'assetto societario e sul piano quadriennale». Claudiani chiama in causa anche il governo che «non può continuare nell'ambiguità delle scelte, né il vertice aziendale può utilizzare l'assenza di indirizzi, aggravando ulteriormente la già grave crisi gestionale in atto». Per il sindacato non esistono eccedenze di personale «né rispetto alla tecnologia esistente, né in prospettiva immediata, ove si consideri che tutta la manutenzione è appaltata a imprese esterne con costi superiori a quelli interni e con qualità inferiore». Anzi: l'organico sarebbe inferiore di 13 mila unità al fabbisogno concordato e per coprire la differenza, accusa Claudiani «si fa un uso selvaggio dello straordinario con un costo di oltre 300 miliardi annui». Per la Uilt «l'aspetto più grottesco è la schizofrenia che sta dimostrando il governo: un ministero, quello dei Trasporti, vuole l'ammodernamento e la sicurezza, e un altro, sempre dello stesso governo, che invece vuole risparmiare e tagliare. Di fronte a questi balletti ad un sindacato responsabile cadono le braccia». E il Comu, il coordinamento macchinisti unitari, va sul pesante: «Trentamila esuberi? Se Cimoli davvero pensa di dimezzare l'organico, deve aver preso una sbornia grande così, è una fandonia». Per Enzo Ordigoni, coordinatore nazionale del sindacato autonomo, gli amministratori delle Fs «non sanno mai che pesci pigliare, sono sempre in conflitto tra di loro, e non si sa se a comandare sia Cimoli, Ciampi, Burlando». Altro fronte in agitazione, le Po- ste. Ieri il sottosegretario Michele Lauria ha scelto il Sole-24 Ore per mettere a fuoco le questione degli ultimi giorni su organico e bilancio. Nessun taglio dice Lauria ed esclude che il nuovo direttore generale (arrivato alle Fs) sia un «tagliatore di teste»: in programma c'è «una migliore utilizzazione del personale, non sono assolutamente previsti ulteriori tagli agli attuali livelli occupazionali, dopo quelli operati negli anni scorsi. L'organico attuale, sostiene Lauria, è di 184 mila unità «appena sufficiente a fronteggiare le complesse esigenze del servizio». Le Poste chiederanno quindi ai sindacati di concordare le modalità di «riduzione della forbice» tra i 184 mila e il fabbisogno teorico di 240 mila dipendenti. Lauria smentisce anche i trasferimenti a favore delle poste da par¬ te dello Stato: «Nel bilancio '97 non vi è una lira destinata a coprire gli ingenti oneri di natura sociale che l'azienda sostiene per il servizio universale come il recapito in 5-6 mila Comuni non coperti dai corrieri privati». Anche l'Ente Poste è intervenuto, con un comunicato, sul problema dell'occupazione: smentisce le ipotesi di un piano di 40 mila licenziamenti incentivati con la promessa di assunzione dei figli dei dipendenti dimissionari accreditata da II Giornale, aggiungendo che «le ipotesi di riorganizzazione dell'azienda sono già note alle organizzazioni sindacali e contemplano un riassetto del personale sul piano della redistribuzione geografica e della riconfigurazione del rapporto tra le linee di produzione e lo staff». Bruno Gianotti il pbano em@u 1996 2000 VARIAZ.% TRAFFIC0 PASSEGGERI 25,5 28,1 + 10,2 (MILIARDI Dl PASSEGGERI/KM) TRAFFIC0 MERCI 24,2 28,9 + 19,4 (MILIARDI Dl T0NNELLATE/KM) TRAFFIC0 LOCALE 25,1 25,8 +2,8 (MILIARDI Dl PASSEGGERI/KM) RICAVITRASP0RT0 PASSEGGERI 2.218 3.129 +41,1 (MILIARDI Dl LIRE) RICAVI TRASP0RT0 MERCI 1.382 2.025 + 46,5 (MILIARDI Dl LIRE) RICAVI TRASP0RT0 LOCALE 1.242 1.623 + 30,7 (MILIARDI Dl LIRE) RICAVI DA 0ISMISSI0NIAZIONARIE — 1.800 * — (MILIARDI Dl LIRE) C0STIPERSONALE 10.923 8.201 -24,9 (MILIARDI Dl LIRE) PERSONALE 123.019 94.785 -22,9 (NUMER0 ADDETTI) ALTRIC0STI0PERAT1VI 3.579 3.663 + 2,3 (MILIARDI Dl LIRE) TRASFERIMENTISTATAU PER C0NTRATTI Dl PROGRAMMA E Dl SERVIZI0 6.214 5.379 -13,5 (MILIARDI Dl LIRE) MARGINE 0PERATIV0 L0RD0 -1.942 + 2.200 — (MILIARDI Dl LIRE) RISULTATO OPERATIVO ANTE IMP0STE -3.841 + 140 — (MILIARDI Dl LIRE) * TLC, CIT, NAVIGAZI0NE Le ferrovie italiane di fronte a nuovi drastici piani per recuperare efficienza

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