Per il biglietto da 1000 addio a settembre

Stessa sorte toccherà tra breve al taglio da 2000, spariscono anche le monetine da 1 e 5 lire, mentre si prepara la superbanconota da 500 mila Stessa sorte toccherà tra breve al taglio da 2000, spariscono anche le monetine da 1 e 5 lire, mentre si prepara la superbanconota da 500 mila Per il biglietto da 1000 addio a settembre Nelle tasche degli italiani lo sostituirà una nuova moneta metallica ROMA. Mille hre di carta addio, il biglietto con il volto di Maria Montessori entrerà nella storia numismatica nazionale per essere stato l'ultima banconota di questo valore in circolazione. Chiude così la sua esistenza un «taglio» mitico, passato dal formato-lenzuolo anteguerra a biglietti sempre più piccoli, quasi a significare la perdita di rango che le mille lire, un tempo sogno di stipendio mensile immortalato da una canzone, subivano col passar degli anni. Entro fine settembre la carta sarà sostituita dal metallo, anzi dal «bimetallo», brutto termine per dire che che la moneta da 1000 lire sarà composta da due parti in metalli differenti, un po' come le 500 a cui siamo abituati da tempo, solo con elementi rovesciati: la corona esterna sarà in bronzital, quindi giallo oro, mentre la parte centrale in cupronichel grigio acciaio. Diversi anche misura e peso, visto che la moneta da 1000 sarà un millimetro virgola due più grande della sua collega da 500 e due grammi più pesante. Per quanto riguarda l'immagine il «recto» della moneta ha un effetto vagamente trompe l'oeil, visto che nella sua linea circolare è inserita una sorta di cornice sfaccettata. Al suo interno la scritta «Repubblica Italiana» con, all'inizio e alla fine delle due parole, sei piccole stelle. Sul «cuore» della moneta, poi, è effigiata una testa di donna incoronata da un diadema turrito, che rappresenta l'Italia. L'incisione sul «verso», invece, è di ispirazione europeista, infatti raffigura il nostro continente solcato da meridiani e paralleli. Sempre su questo lato è riportato il valore della moneta. Tutto questo è descritto, con l'aggiunta di più minuziosi particolari, nel decreto di emissione che è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto specifica anche che il «potere liberatorio» delle 1000 lire metalliche è fissato in 200 pezzi. Ossia, in parole povere, si potranno pagare con le nuove monete somme fino all'ammontare massimo di 200 mila lire, oltre questa cifra chi deve incassare avrà diritto di essere pagato in banconote. La data dell'entrata in corso del «superspicciolo» da mille, che come abbiamo detto sarà comunque entro settembre, deve ancora essere stabilita esattamente e bisognerà attendere la pubblicazione dell'apposito decreto per conoscerla. E l'eliminazione delle banconote proseguirà: dopo quello da 1000 è destinato a sparire il più giovane e meno storico biglietto da 2000, dedicato a Guglielmo Marconi. Anche questo si trasformerà in moneta metallica. Accanimento contro la carta filigranata? No, spiegano i tecni¬ ci, l'emissione delle monete servirà a risolvere il problema del forte logorio cui sono sottoposti gli attuali biglietti da 1000 e 2000 hre che costituiscono il 40 per cento delle banconote in circolazione. Intanto per le monete da 1000 è previsto che vengano coniate fino al valore nominale di mille miliardi di lire. Ma dobbiamo prepararci ad altri addii questa volta tra le file metalliche: escono di scena le monete da una lira, da tempo ormai escluse dall'uso quotidiano, e quelle da 5 lire. Tenere monetine con un pesciolino da una parte ed un timone dall'altra, negli Anni 50 ci si poteva acquistare persino un cono gelato, ma proprio piccolo piccolo. E, mentre i pagamenti dovranno quindi essere arrotondati alle 10 hre, si profila all'orizzonte l'arrivo del maxibiglietto da 500 mila con «trappole» supersicure antifalsari. Il conto alla rovescia è già cominciato, [v. cor.] Le nuove monete da mille lire

Persone citate: Guglielmo Marconi, Maria Montessori

Luoghi citati: Italia, Repubblica Italiana, Roma