Parenti contro Boccassini indagini tutte da rifare

Parenti contro Boccassini indagini tutte da rifare Genova, il pg decide l'avocazione dell'inchiesta Parenti contro Boccassini indagini tutte da rifare GENOVA. Caso Parenti-Boccassini? «Si devono rifare le indagini» dice il procuratore generale di Genova Guido Zavanone. E ieri alle 14 il pg ha formalizzato l'avocazione dell'inchiesta nata dall'esposto di «Titti la Rossa» contro la sua ex collega del pool di Mani pulite Ilda Boccassini che avrebbe sollecitato un pentito a rivelare particolari compromettenti sulla parlamentare di Forza Italia. Ipotesi sempre smentita con forza dal magistrato. La procura della Repubblica aveva richiesto recentemente l'archiviazione della denuncia di «Titti», ma il suo legale si era opposto e nello stesso tempo aveva richiesto l'avocazione. «Non è un atto di sfiducia o di critica nei confronti del procuratore capo Monetti - dice Zavanone - cui va la mia stima piena e immutata, ma l'avocazione si è resa necessaria sia per motivi tecnici sia per l'esigenza di un approfondimento». Nessun commento, invece, da Monetti. Ma che non sia stata una decisione facile quella del pg lo si arguisce dalla lunghissi¬ ma riunione nel suo ufficio l'altro ieri, cui hanno partecipato tre sostituti procuratori e l'avvocato generale Mario Sossi. Le posizioni non erano univoche, ma poi è prevalsa l'idea che il «caso» meritava un esame più attento. Ma neanche a Boccassini piaceva che l'inchiesta si chiudesse con un'archiviazione. Tramite il suo legale aveva presentato una memoria difensiva al gip Anna Ivaldi per dire che non dovevano rimanere «zone d'ombra» sul suo comportamento. Nella richiest ■ d'archiviazione, infatti, oltre a definire non solo ^verosimili, ma «ai limiti dell'impossibile» i sospetti sulla Boccassini, si dice che anche se per ipotesi l'incontro tra il pm milanese e il pentito Angelo Veronese fosse dav vero avvenuto e la Boccassini gli avesse fatto capire che bisognava incastrare la Parenti, tutto ciò non sarebbe un reato, ma al massimo una violazione di deontologia professionale, n magistrato non vuole neppure sentire parlare di una motivazione del genere. [a. 1.1

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