UN CINEMA CHE GUARDA INDIETRO di Lietta Tornabuoni

Blitz nel fortino della camorra E FESTIVAL DI VENEZIA UN CINEMA CHE GUARDA INDIETRO NEL nome del padre Roberto Rossellini e del fratello americano Woody Alien col suo quasi autobiografico «Deconstructing Harry», tra Gerard Depardieu titanico, Alida Valli nervosa, Michelangelo Antonioni elegante, Elisabeth Shue che non vuole fotografi né telecamere perché è vistosamente incinta, registi italiani della nuova generazione quarantenne, quattrini mancanti e risparmi strazianti, polemiche infime, scenate esagerate e la prospettiva di ben quattro visite ufficiali di Walter Veltroni, comincia a Venezia la 54a Mostra del cinema. Mostra di transizione, di passaggio, d'attesa di nuove leggi: come sempre. Da decenni il festival è precario, da decenni l'appuntamento di fine estate coi film è segnato da aspettative messianiche, da speranze riformiste: la provvisorietà è stabile, apparentemente definitiva, ma chissà che questa volta non sia l'ultima. Alla Mostragli sguardi restano fissi alla leggendaria «uscita dal parastato», testardamente rivolti a un futuro migliore. Il cinema, invece, guarda indietro. Portatore in passato di novità, mezzo di scoperte e di conoscenza del mondo, veicolo di cultura, adesso si ripiega su se stesso: séguiti, rifacimenti, storie seriali come soap operas, film ispirati a fumetti, a programmi televisivi, persino a collezioni di figurine di trenta, venti o quarantanni fa, film d'animazione duplicati con attori di carne e viceversa, imitazioni, repliche, copie. L'economia al primo posto, caratteristica contemporanea, non fa bene al cinema. Gli asiatici nuovi, schiacciati dai costi di produzione, arretrano. Gli americani ricchi vogliono essere più ricchi, quindi vanno sul sicuro, s'affidano alla ripetizione, applicano una grande tecnica a grandi scemenze, puntano sul gigantismo standardizzato, sul meraviglioso omologato e sulla conquista dei mercati mondiali, ricorrono Lietta Tornabuoni CONTINUA A PAG. 2 SESTA COLONNA

Persone citate: Alida Valli, Elisabeth Shue, Gerard Depardieu, Michelangelo Antonioni, Roberto Rossellini, Walter Veltroni, Woody Alien

Luoghi citati: Venezia