Dini non accettiamo ricatti dall'Albania

«Iduegoverni si parlino di più» Prodi telefona al premier Fatos Nano. Continuano gli sbarchi di clandestini, polemica sulle coste a rischio Dini: non accettiamo ricatti dall'Albania Ma Tirana insiste: tre mesi di proroga. Oggi vertice sui profughi ROMA. Oggi si riunisce la commissione mista italo-albanese incaricata di affrontare gli aspetti tecnici della questione-profughi, ma Roma e Tirana continuano a parlare lingue diverse. Il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, ieri è intervenuto dicendo che «non accetteremo alcun ricatto perché nessuno può fare dei ricatti». La Farnesina indica così una linea della fermezza. C'è da registrare una lunga telefonata fra il presidente del Consiglio Prodi e il suo collega albanese Fatos Nano. Secondo Tirana il «colloquio ha avuto toni amichevoli a conferma che non c'è alcun raffreddamento fra i due Paesi». In realtà, la telefonata ribadisce soprattutto l'impegno in prima persona del presidente del Consiglio che - come ha sottolineato ieri il ministro dell'Interno, Napolitano - «avrà l'ultima parola». Continuano intanto gli sbarchi di clandestini sulle coste del Sud. E la polemica si fa rovente. Cazzullo, Mascl, Motinarì e Potetti ALLE PAG. 6 E 7

Persone citate: Cazzullo, Dini, Fatos Nano, Lamberto Dini, Napolitano, Prodi

Luoghi citati: Albania, Roma, Tirana