Tremano gli imperi del tabacco

Intesa storica per risarcire i danni tra le multinazionali e lo Stato della Florida Tremano gli imperi del tabacco Intesa storica per risarcire i danni tra le multinazionali e lo Stato della Florida Dovranno pagare 22 mila miliardi NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Nuovo salasso per i «padroni del tabacco». Lo Stato della Florida e i rappresentanti delle multinazionali del settore del tabacco hanno raggiunto un accordo, valutato 11,3 miliardi di dollari (20.000 miliardi di lire) che varrà come risarcimento dei danni subiti dallo Stato per curare le malattie legate al fumo. L'accordo si inserisce nel «patto» generale da 368,5 milioni di dollari raggiunto qualche mese fa tra gli organi giudiziari che rappresentavano gli Stati americani e i maggiori produttori di tabacco, tra cui Philip Morris e Rjr Nabisco. Anche se le massime cariche dello Stato della Florida non hanno ancora ufficialmente reso noti i particolari dell'accordo, secondo fonti stampa locali il governatore della Florida Lawton Chiles ha annunciato «ufficiosamente» l'accordo domenica notte. L'accordo raggiunto tra lo Stato della Florida e i produttori statunitensi di tabacco è da intendersi come la «porzione» spettante allo Stato della Florida sul totale del risarcimento pattuito a livello nazionale tra tutti gli Stati dell'Unione e i produttori. Il maxi-accordo raggiunto qualche mese fa prevede che i produttori pagheranno in tutto 368,5 miliardi di dollari alle amministrazioni degli Stati americani che in oltre 30 anni hanno sostenuto spese per curare i cittadini colpiti da malattie collegate al fumo. Il procuratore generale dello Stato aveva inizialmente chiesto 12,3 miliardi di dollari di risarcimento totale, così composto: 1,3 miliardi di dollari per fondi, provenienti dalle tasse dei cittadini, spesi per curare i pazienti colpiti dalle malattie causate dal fumo e non coperti da assicurazione; eli miliardi di dollari come sanzione punitiva ai dan- ni delle multinazionali del tabacco. La giuria ha esaminato le istanze delle parti, e dopo una serie di udienze cominciate lo scorso 1 agosto, ha deciso di favorire il compromesso fra le parti. Secondo fonti non ufficiali, lo Stato della Florida riceverà una prima tranche del risarcimento immediatamente, e il resto nei prossimi 25 anni. L'accordo è inoltre da considerarsi come definitivo: per ac¬ quistare efficacia non è soggetto alla approvazione delle autorità federali americane. Il raggiungimento dell'accordo è stato preceduto da clamorose dichiarazioni nei giorni scorsi, da par- te di alti dirigenti delle maggiori industrie produttrici di sigarette. In particolare, il presidente e amministratore delegato della Rjr Nabisco, Steven Goldstone, aveva dichiarato di fronte alla corte della Florida di essere convinto che «il fumo è un fattore che provoca il cancro ai polmoni»; pochi giorni prima Geoffrey Bible, presidente della Philip Morris, aveva detto che il fumo «potrebbe aver causato la morte di 100.000 americani». Come parte dell'accordo, i produttori di tabacco statunitensi si sono impegnati a rendere pubblici circa 400 documenti confidenziali, tra cui le ricerche dei produttori sul tema della dipendenza dalla nicotina. L'industria del tabacco ha inoltre accettato di limitare la propria libertà di azione nelle campagne pubblicitarie e promozionali di si garette. L'accordo con lo Stato della Florida è il secondo di questo tipo rag giunto in poche settimane dalle multinazionali del tabacco. In Mis sissippi è stato stabilito, anche que sta volta extragiudizialmente, un risarcimento di 3,6 miliardi di dol lari allo Stato da parte dell'industria del tabacco. Per le multinazionali è un salasso. [r. n.] Ora Philip Morris e Nabisco freneranno anche le loro pubblicità Sul fumo partono i grandi Indennizzi

Persone citate: Lawton, Philip Morris, Steven Goldstone

Luoghi citati: Florida, New York