Gli incentivi salgono in bici

Ma i motociclisti bocciano il progetto che sarebbe finanziato anche con l'aumento della tassa sui ciclomotori Gli incentivi salgono in bici Ma i motociclisti bocciano il progetto che sarebbe finanziato anche con l'aumento della tassa sui ciclomotori «Iva ridotta al 9% sugli acquisti» ROMA. Il governo di Prodi (valente e appassionato ciclista) dà una mano a quanti sono stanchi di imbottigliamenti nel traffico cittadino e, volendo cambiare mezzo di trasporto, scelgono la bicicletta. Dopo gli incentivi per l'auto e quelli per le moto, potrebbero arrivare anche gli incentivi per la bicicletta, o più esattamente, per favorire la mobilità ciclistica. Lo prevede il nuovo testo unificato messo a punto dalla commissione Trasporti della Camera, di due progetti di legge presentati dal verde Paolo Galletti e da Franca Gambato, della Lega. La proposta è questa: favorire l'acquisto della bicicletta e la realizzazione di piani regionali per la mobilità ciclistica e di reti di percorsi ciclabili integrati, facendo pagare chi usa gli scooter e ricorrendo anche a un piccolo aumento della benzina. Per gli interventi a favore della mobilità ciclistica, è prevista la costituzione di un fondo presso il ministero dei Trasporti, con dotazione di 100 miliardi per il '97 e di altrettanti per gli anni '98 e '99, che si finanziera attingendo alle risorse già per questo previste nel bilancio del ministero, ma anche aumentando di diecimila lire la tassa automobilistica regionale sui ciclomotori e sulle moto di cilindrata inferiore a 125 ce. Per favorire l'acquisto della bicicletta, poi, il provvedimento ne riduce l'Iva al 9 per cento, e per compensare il minore gettito fiscale propone l'aumento di 2 lire al litro del prezzo della benzina. Se l'aumento della benzina porterà un incasso maggiore di quello che l'erario ha perso per la riduzione dell'Iva, la differenza andrà ad rimpinguare il fondo presso il ministero. «Gli interventi per favorire la mobilità ciclistica - si legge nel provvedimento - possono essere: realizzazione di piste ciclabili; parcheggi attrezzati; la predisposizione di segnaletica stradale specializzata per il traffico ciclistico; la creazione di strutture mobili e di infrastrutture per l'intermodalità tra bicicletta e mezzi di trasporto pubblico e intese con le Ferrovie dello Stato per favorire il rapporto tra la bicicletta e l'uso del treno; la progettazione di itinerari turistici ciclabili». Il testo prevede, inoltre, di utilizzare, per la realizzazione delle piste ciclabili, l'area delle ferrovie dismesse o in disuso, mentre alle Regioni è demandato il compito di individuare i tracciati ferroviari utilizzabili per itinerari percorribili in bicicletta. Entro un anno, inoltre, il ministero della Pubblica Istruzione dovrà rendere obbligatori programmi scolastici tesi a «promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione e per promuovere ed incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto». «Se le anticipazioni filtrate fossero confermate, si tratterebbe di un provvedimento molto negativo, sebbene finalizzato a un obiettivo più che apprezzabile»; è quanto ha detto il presidente delle Federazione motociclistica italiana, Paolo Sesti, commentando il testo. «Perché - chiede Sesti - far ricadere i costi della promozione e dell'incentivazione all'uso delle due ruote a pedali esclusivamente su motorini e piccole moto?». Immediata la replica di Galletti: le misure a favore delle biciclette non sono in relazione con l'aumento della benzina e della tassa di possesso per i ci¬ clomotori. «La proposta di legge, elaborata dalla Federazione italiana amici della bicicletta - sostiene -, e sottoscritta da deputati di tutte le forze politiche, prevede una serie di obiettivi che vanno dal ripensamento delle sti'ategie sulla mobilità urbana, attualmente incentrate sull'uso dell'automobile, alla creazione di infrastrutture per il turismo in bicicletta, pressoché sconosciute in Italia, ma che in molti altri Paesi europei sono diffusissime». Basti l'esempio della Danimarca, cita il parlamentare, dove ci sono oltre mille chilometri di piste ciclabili.[d. dan.] PER CICLOMOTORI E LA GUERRA DELL! DUE RUOTE

Persone citate: Franca Gambato, Galletti, Guerra Dell, Paolo Galletti, Paolo Sesti, Prodi

Luoghi citati: Danimarca, Italia, Roma