Non c'è pace sulla Mir, i generatori in panne

Non c'è pace sulla Mir, i generatori in panne Non c'è pace sulla Mir, i generatori in panne SPAZIO «Gli astronauti cercano di riparare il guasto», ma i russi smentiscono che ci siano problemi a bordo Secondo la Nasa, ci sarebbe ossigeno soltanto per pochi giorni WASHINGTON. Nuovo allarme sulla «Mir»: i generatori d'ossigeno della stazione orbitante russa sono in panne. Secondo l'Ente spaziale americano «Nasa» sono fuori uso sia il generatore principale sia quello di riserva. La «Nasa» ha spiegato che i cosmonauti russi e l'astronauta americano Michael Foale stanno cercando di riparare il sistema di riserva, che produce l'ossigeno bruciando il carburante solido. Se non riescono, alla stazione spaziale resterebbe ossigeno sufficiente solo per alcuni giorni e gli astronauti dovrebbero abbandonare la Mir. La stazione spaziale ha concluso le comunicazioni con la Terra ieri sera. I dirigenti americani e russi non potranno avere altre notizie fino a questa mattina. «Al centro di controllo di Mosca non sanno quale sia esattamente la situazione a bordo della stazione in questo momento perché i russi Anatoly Solovyev e Pavel Vinogradov e l'americano Michael Foale stavano ancora cercando di risolvere il problema quando si è perso il contatto radio che non potrà essere ripristinato fino a oggi», ha spiegato Campion. Il generatore principale di ossigeno, chiamato «Elektron», è nuovo: era stato portato sulla Mir dallo shuttle americano Atlantis nel maggio scorso, in sostituzione di quello che si era guastato in febbraio. Da quando è stata installata, l'apparecchiatura ha sempre dato problemi. Ma finora non era mai accaduto che anche il generatore ausiliario non funzionasse. Era stato proprio grazie alla macchina di riserva che l'equipaggio era riuscito a sopravvivere fino all'arrivo del secondo «Elektron». Il generatore principale, ha riferito ancora il portavoce della Nasa, normalmente viene tenuto spento per risparmiare energia. Gli astronauti fanno ricorso à quello supplementare, che funziona bruciando fusti di combustibile solido per produrre ossigeno. Ieri, quando l'equipaggio ha inserito un nuovo contenitore di combustibile, il sistema si è fermato. Il centro di controllo ha ordinato allora di attivare 1'«Elektron», ma il generatore si è bloccato, forse per il surriscaldamento che ha attivato il suo sistema di protezione. Non è chiaro se il difetto del generatore ausiliario riguardi la stessa macchina o la cartuccia. Sulla Mir, comunque, sono disponibili tutti i pezzi di ricambio per ripa¬ rare eventualmente il bruciatore, oltre a numerosi altri contenitori di combustibile solido. «Può darsi che tutto si risolva velocemente, o che ci sia un problema davvero grosso», ha affermato Campion. Poco ore più tardi però l'ufficiale di turno russo addetto al controllo a terra della missione ha smentito nuovi guai. «Al contrario - ha detto - l'ingegnere di volo ha ricollegato l'Elektron e l'equipaggio sta dormendo». In febbraio, una cartuccia del generatore ausiliario aveva provocato un incendio a bordo della stazione, subito domato dall'equipaggio. La notizia del guasto dei generatori è arrivata poche ore dopo che Solovyev aveva comunicato al centro di controllo il ripristino del flusso di energia elettrica dai pannelli solari del modulo Spektr, danneggiato dopo la collisione con il razzo cargo Progress il 25 giugno. I cavi collegati da Vinogradov nella passeggiata spaziale di venerdì funzionano e portano nell'impianto elettrico della Mir altri 40 ampere. Ma i pannelli solari dello Spektr continuano a non rispondere ai comandi per orientarli verso il Sole. [Agi-Ansa]

Persone citate: Campion, Michael Foale, Pavel Vinogradov, Vinogradov

Luoghi citati: Mosca, Washington