Ore 9, lezione di Padania

Ore 9, lezione di Padania Ore 9, lezione di Padania // Carroccio nei libri di storia Compito in classe: descrivete come è nato il movimento politico di Bossi e che cosa si propone». Il prossimo sei più, i vostri figli, potranno portarlo a casa in «storia del Carroccio». Già, perché Bossi e la Lega Nord debuttano come materia scolastica: da settembre gli studenti delle superiori troveranno molti manuali aggiornati alla secessiùn. Potenza della circolare Berlinguer, che sposta sulla storia contemporanea l'attenzione di allievi e professori, da sempre, nell'ultimo anno, concentrati sul Congresso di Vienna e le Guerre di Indipendenza. E così uno dei più diffusi libri per i licei, Storia del nostro tempo di Giovanni Sabbatucci, Andrea Giardina e Vittorio Vidotto, (Laterza), sottolinea come il partito di Bossi sia il frutto principale della crisi del sistema politico. L'Europa e gli altri, di Clemente De Bo- ni ed Enzo Nistri (D'Anna) racconta della secessione reclamata dalla Lega, «facendo leva sulla diffusa insofferenza per la pesante pressione fiscale e l'inefficienza dei servizi pubblici». In Lineamenti di storia di Giovanni Perugi e Mario Bellucci (Zanichelli) si definisce la Lega «un movimento di protesta contro lo Stato accentratore, da sostituire con uno Stato federale». Una bella consacrazione, per il Senatùr e i suoi, arrivare nelle aule scolastiche. Anche se i leghisti minimizzano. «Contenti? Ma non è mica un favore che ci fanno» dice Fabrizio Comencini, leader della Liga Veneta, uno di quelli che lamentano come la Serenissima venga sempre liquidata in tre righe a fine paragrafo. «L'importanza della Lega è un dato di fatto, non c'è certo bisogno dei libri di scuola: siamo il partito di maggioranza relativa nel Veneto, forti in tutto il Nord Italia, abbiamo caratterizzato la vita politica degli ultimi anni...» Sul modo con cui le loro istanze sono trattate, Comencini sospende il giudizio: «L'impressione a caldo è che si riferiscano solo all'ultima fase della politica della Lega. E invece noi abbiamo una storia lunga e ricca, siamo nati come movimento di recupero culturale e di autogoverno, quando lo Stato centralista non era ancora in crisi. Insomma, è riduttivo l'appiattimento sulle richieste di secessione: difendiamo anche il libe¬ rismo in economia, rappresentiamo il superamento delle ideologie "romantiche" come fascismo e comunismo». La prova del fuoco dei libri «attualizzati», secondo Comencini, «sarà il modo con cui tratteranno gli altri partiti: i sociaUsti, per esempio. Spero non abbiano posto troppo l'accento su Tangentopoli, sarebbe ingiusto, superficiale». Se il politico Comencini prende tempo, è decisamente contrario lo storico Rosario Villari, presidente della Giunta centrale di Studi storici e lui stesso autore di un noto manuale (Laterza). «La storia deve avere più distacco rispetto alla cronaca - dice -, altrimenti più che un libro di testo si rischia di fare un almanacco. Gli autori che inseriscono Bossi evidentemente ritengono che abbia una prospettiva di lunga durata, ma è solo una previsione, non una certezza scientifica». Vaglielo a dire a quelli della Serenissima, che in duecento anni si sono meritati solo tre righe... Raffaella Slllpo Comencini: dato di fatto, non favore Villari: è rischioso scrivere di cronaca Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi

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