Di Pietro: potrei rinunciare

Pi Pietro; potrei rinunciare Pi Pietro; potrei rinunciare «Non scontata la candidatura al Mugello» Il rivale Curzi: se si ritira io lo seguo ROMA. «La mia candidatura è tutt'altro che scontata, se non mi vogliono vado via», dice l'ex pm Antonio Di Pietro. Ma gli amici ribadiscono: «Non si torna indietro», mentre Sandro Curzi, per l'ennesima volta, ripete: «Se si ritira, me ne vado anch'io». Le voci sull'abbandono dell'ex simbolo di Mani Pulite si sono diffuse ieri pomeriggio. In un colloquio con Giuseppe Scozzali, il deputato ulivista che lo accompagnerà durante i viaggi elettorali in Toscana, Di Pietro ha posto due condizioni alla sua candidatura: «La prima è che a Brescia io non venga rinviato a giudizio. La seconda è che ci sia un sostanziale con¬ senso, in tutte le sue componenti, della base e dei responsabili dell'Ulivo al Mugello». Oggi, comunque, l'ex pm incontrerà al castello di Cafaggiolo i sindaci della zona e il presidente della Regione Toscana, Chiti. Un vertice a porte chiuse, prima del presumibile bagno di folla alla Versiliana dove affronterà per la prima volta il pubblico toscano. Spiega Scozzali: «Non basta che siano d'accordo i leader nazionali. Se Di Pietro dovesse riscontrare margini di dissenso da parte della base, di buon grado lui si tirerà indietro. Nessuna violenza verrà fatta agli elettori del Mugello». Tlberga A PAG. 4

Persone citate: Antonio Di Pietro, Chiti, Curzi, Di Pietro, Giuseppe Scozzali, Sandro Curzi

Luoghi citati: Brescia, Roma, Toscana