Messaggio in latino dal killer

Giovanni Agnelli jr è rientrato a Torino dalla clinica americana Giallo in Chianti: recapitato agli investigatori pochi giorni dopo il delitto Messaggio in latino dal killer Dà particolari sull'omicidio della tassista SIENA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un oscuro messaggio in latino, molto misterioso e scritto in un linguaggio grossolano, aggiunge un'altra incognita alle indagini sul delitto della taxista Alessandra Vanni, 30 anni, strangolata, scoperta al posto di guida nella sua auto qualche settimana fa a Castellina in Chianti, venti chilometri dal capoluogo. L'inquietante missiva è stata affidata dagli investigatori a un esperto. Un linguaggio, almeno apparentemente, improvvisato, ma che sembra ben concordare con gli altri particolari, tanti tasselli composti in questi giorni dagli investigatori, impegnati comunque su differenti piste. La lettera, all'esame della Procura, inviata, sembra, pochi giorni dopo la scoperta dell'omicidio, apre anche un nuovo capitolo nella storia della criminologia, per la prima volta impegnata ad analizzare un arcaico messaggio scritto in latino. E adesso, così, altri interrogativi assillano gli investigatori. Si tratta realmente dell'omicida che ha inteso in questo modo siglare il delitto della giovane donna oppure è un'idea per depistare le indagini? Sicuramente, se la prima ipotesi trovasse una verifica, si tratterebbe di una mente molto contorta, che può ancora uccidere. Tanti interrogativi che restano aperti: intanto, la lettera è all'esame di un esperto al quale si sono rivolti gli investigatori, mentre altri crimi- nologi e studiosi hanno espresso il loro parere. «Chi ha firmato il messaggio ha detto il criminologo Luca Santoni Franchetti - rispondendo alle domande di un altro giornalista sembrerebbe animato da un determinato impulso, Potrebbe essere stato davvero l'omicida, certo il testo della lettera deve essere attentamente vagliato. Comunque, l'alternativa preferita per contattare sembra rispondere allo scopo di un giovane soggetto che cerca di entrare in contatto con gli investigatori, di mandare dei segnali, anche di aiutarli. Adesso si tratta di individuare il motivo e lo scopo». Un messaggio che alimenta i sospetti di chi indaga su questo omicidio e che ha obbligato gli investigatori a «arricchire» il labirinto delle indagini. E' veramente una pista molto contorta scelta dall'omicida per mettersi in contatto con gli investigatori oppure un'alternativa impiegata dallo stesso killer per allontanare i sospetti? Intanto altri elementi alimentano le indagini. Gli investigatori, mentre stanno vagliando quest'assurda lettera, sono impegnati anche su un'altra pista, che conduce ad indagare nel mondo degli albanesi. Non si scarta l'ipo¬ tesi che il delitto di Alessandra sia stato compiuto da chi voleva solamente derubarla. Ad alimentare l'ipotesi degli albanesi, un particolare: nella zona intorno a Castellina si sarebbe insediata una piccola, ma molto bellicosa comunità di albanesi, delinquenti di basso taglio. Polizia e carabinieri, non essendo ancora riusciti a rintracciare il loro insedimento, stanno soprattutto scandagliando il mondo della prostituzione. E a confermare ancora quest'ipotesi degli investigatori, un'altra misteriosa analogia con il delitto di Alessandra Vanni: un omicidio commesso due anni fa ad Argirocastro, un centro di venticinquemila abitanti nel Sud dell'Albania. Un taxista fu scoperto ucciso dalla polizia, nella sua auto parcheggiata in un angolo nascosto di una strada. L'uomo aveva il cranio martoriato e, anche lui come Alessandra, le mani legate dietro il sedile di guida, con i pochi soldi del taxista che anche in quel caso erano scomparsi. Antonella Leoncini Alessandra Vanni, la taxista di 30 anni assassinata sulla sua macchina a Castellina in Chianti

Persone citate: Alessandra Vanni, Antonella Leoncini Alessandra Vanni, Castellina, Luca Santoni Franchetti

Luoghi citati: Albania, Argirocastro, Castellina In Chianti, Siena