«Così hanno ucciso Paolo due volte»
E il fratello del magistrato assassinato dalla mafia: c'è il rischio di depistaggio dei pentiti E il fratello del magistrato assassinato dalla mafia: c'è il rischio di depistaggio dei pentiti «Così hanno ucciso Paolo due volte» La vedova sull'accusa a Canale PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' Angelo Siino - ex «ministro dei lavori pubblici» di Cosa Nostra, ora pentito - il più tenace accusatore del tenente dei carabinieri Carmelo Canale, e del cognato di questi Antonino Lombardo, maresciallo dei carabinieri, morto suicida due anni fa dopo voci che l'indicavano come colluso con la mafia. Nella località segreta dov'è protetto da alcuni giorni, dopo aver iniziato la sua collaborazione con la giustizia, Siino avrebbe indicato Canale come uno «disponibile» ,e Lombardo più o meno come mi corrotto al quale lui stesso nel 1991 avrebbe dato soldi in cambio di informazioni riservate su inchieste condotte dai carabinieri contro le cosche. In particolare sull'inchiesta per mafia e appalti, conclusasi poi con la sua condanna a 7 anni di reclusione. Lombardo in quel periodo indagava sulla operazione «Acquario» che ha poi portato a una sessantina di arresti. E' stato lo stesso Canale venerdì scorso, con una segnalazione inviata per fax alla procura della Repubblica di Caltanissetta, a chiedere l'apertura di un'inchiesta su una fuga di notizie circolate in ambienti giornalistici secondo le quali lui era indagato per mafia. L'altro ieri è stato ascoltato dai giudici di Caltanissetta. Increduli sull'attendibilità dei pentiti si dimostrano i familiari di Paolo Borsellino, il procuratore aggiunto di Palermo dèi quale Canale fu collaboratore ed amico. E' possibile che Canale abbia fatto il doppio gioco con Borsellino, per lungo tempo alla procura della Repubblica di Marsala e poi a Palermo? Ed è immaginabile che un magistrato del valore di Borsellino tenesse accanto a sé un carabiniere legato alla mafia? E' perplessa la vedova del magistrato, assassinato il 19 luglio 1992 con cinque poliziotti della scorta nella strage di via D'Amelio. La signora Agnese ieri si è sfogata al Tg3 affermando che «è come se avessero ucciso una seconda volta mio marito. I processi non si fanno in piazza». E l'ingegner Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, pur riconoscendo che «in questa terra tutto può accadere», non ha avuto difficoltà a manifestare la più ampia solidarietà a Canale e ha detto di rifiutarsi di credere che i pentiti in questo caso siano nel vero. «Le loro dichiarazioni devono essere accuratamente vagliate dai magistrati», ha aggiunto. E ancora: «So che Brusca non è ritenuto completamente affidabile dai magistrati e non mi risulta che finora abbia fatto arrestare mafiosi importanti. Quanto alla collaborazione di Siino, che ho letto, e un altro accusatore di Canale, fra l'altro è solo all'ini- zio». A Terrasini in casa Lombardo, i giornalisti sono stati allontanati con cortesia. La vedova del maresciallo, signora Fina, che è la sorella di Carmelo Canale, ha sostenuto: «Non mi sento di parlare e se devo dedicare un pensiero a mio fratello preferisco farlo privatamente». Lo stesso atteggiamento di riserbo è stato tenuto dalla figlia Rossella, che il 6 marzo 1995, ai funerali del padre, lesse un messaggio commovente: «Sappi che per noi tu sei sempre il migliore», gli aveva scritto. Il padre si era ucciso con un colpo di pistola alla tempia destra nel parcheggio della caserma Bonsignore, sede del co¬ mando carabinieri di Sicilia. «Un'azione infame di un gruppo di pentiti criminali», così Franco Corbelli coordinatore del movimento diritti civili e collaboratore di Vittorio Sgarbi ha definito le dichiarazioni dei pentiti su Canale e Lombardo. Corbelli ha presentato un esposto al ministro della Giustizia Flick. Gianfranco Micciché, coordinatore di Forza Italia in Sicilia e membro della Commissione antimafia, ipotizza che Canale possa essere stato un infiltrato «per combattere la mafia dall'interno» e pertanto non possa «essere ora infangato». Antonio Ravidà Gli attacchi contro il tenente ex braccio destro del giudice arrivano da Siino e Brusca Sopra Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso A dèstra il tenente Carmelo Canale, indagato
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