L'arringa in romanesco ha sedotto anche la tv

PERSONAGGIO La Rai ha scritturato l'avvocato Ceccarelli, difensore del vandalo di piazza Navona L'arringa in romanesco ha sedotto anche la tv PERSONAGGIO «ER PRINCIPE DER FORO» ROMA. Adesso che tutti l'hanno visto in azione, accaldato, scamiciato, sovrappeso, col fazzolettone bianco buono a tutti gli usi, fulminante nelle battute «Immerso nell'acqua? Ma quale immerso! E' mica un sommergibile» - brillante nel ribaltare le argomentazioni - «Tuffarsi nella vasca è stato molto pericoloso per lui, poteva spaccarsi il cranio, in quell'acqua viscida» adesso tutti vogliono Carlo Ceccarelli, avvocato per lo più d'ufficio, come anche nella vicenda che da un giorno all'altro l'ha reso famoso: il tuffo di Sebastiano Intili nella fontana di piazza Navona e l'arringa in romanesco. Lo vuole Carlo Verdone per un film e lo vuole Gianni Ippoliti per una striscia quotidiana sulla Rai. Titolo: «L'avvocato del (povero) diavolo». Ceccarelli ha già accettato, si stanno discutendo i dettagli. Il programma si annuncia esilarante, anche se le intenzioni sono serie. «Ho proposto questo programma a Ceccarelli non perché è diventato famoso - dice Gianni Ippoliti - ma perché è un grandissimo avvocato: ha sensibilità, cultura, è preparato nel suo campo, ha senso estetico. Se fosse un chirurgo, direi che ha la mano magica. Trattandosi di un avvocato, dico che ha un gran fiuto. E poi è simpatico, pittoresco, bonario ma non bonaccione. Certo, non è l'avvocato tipico delle trasmissioni sulla giustizia, che parla in maniera forbita, compiuta, perfetta, codice alla mano. Ma non è certo meno preparato né meno capace del guizzo che cava il cliente d'impaccio. D'altronde, sono qua- rant'anni che vede, sente, respira cause». Non è uno sconosciuto, l'avvocato Ceccarelli. Solo che fino a una settimana fa la sua fama era ristretta a quanti frequentano, per mestiere o disavventure, il palazzo di giustizia di piazzale Clodio. Un mito. Diciannove libri «tutti sulla lingua italiana. Ho inventato il primo dizionario di eloquenza». Qualche millanteria «Sono professore di procedura penale all'Università della Sapienza». E un bel pedigree: «Sono nato vicino ad Arpino, come Cicerone, il più grande avvocato di tutti i tempi». La gloria che finalmente lo rincorre gli sembra ovvia. «Un film con Verdone? Caspiterina, certo! Così piglio finalmente qualche lira». Ippoliti ha in mente una striscia quotidiana notturna. Andrà in giro con la sua telecamera, dentro la Pretura o in altro luogo, come sceglierà Ceccarelli. E racconterà degli uomini e delle donne che si rivolgono a lui, un po' perché ne hanno sentito parlare da qualche povero diavolo come loro, un po' perché se lo trovano davanti quando entrano in tribunale e gli sembra l'angelo custode. «Io vorrei parlare di giustizia così come la vede un avvocato come Ceccarelli - dice ancora Ippoliti -, La povera gen- te nei guai va da lui come andrebbe da un luminare per un consulto. E lui spiega che devono fare, come andrà a finire, come si devono comportare. E' un grande avvocato. Ed è simpatico. Che cosa si può volere di più, per un programma tv?». Gabriele La Porta, direttore del palinsesto notturno Rai, si è detto subito entusiasta della proposta. «Gianni mi ha detto: "Andiamo a vedere la realtà sociale che si muove intorno al¬ l'avvocato". E io gli ho detto sì. Gianni è uno dei più bravi a far "scomparire" la telecamera, a lasciar parlare la gente. E io voglio vedere la realtà sociale che difende Ceccarelli: senza irriderla, perché non irrido mai nessuno, ma guardandola anche nei suoi aspetti esilaranti». Il taglio della trasmissione e l'ora della messa in onda sono ancora tutti da discutere. «Per il momento registriamo, poi decideremo che cosa fare in base al materiale raccolto. Sono curioso anch'io: chi sono quelli che si rivolgono a Ceccarelli? Perché vanno da lui, anche se lui dice che perde quasi tutte le cause? Potrebbe venirne fuori una striscia, con un commento in studio. E' da conoscere, il mondo che ruota intorno a quell'avvocato... ». [m. ver.] Ippoliti: faremo una striscia sul rapporto tra la povera gente e la giustizia II primo a offrirgli una scrittura era stato Verdone, colpito dalla sua performance Sotto Carlo Verdone A destra la fontana danneggiata in piazza Navona e l'avvocato Carlo Ceccarelli

Luoghi citati: Arpino, Roma