Domani a Firenze ma per ora l'ex pm sfugge al confronto con il giornalista-rivale Curzi Di Pietro verso il match con i sindaci
Pi Pietro verso il match con i sindaci Domani a Firenze: ma per ora l'ex pm sfugge al confronto con il giornalista-rivale Curzi Pi Pietro verso il match con i sindaci Mugello: Polo in difficoltà nella scelta del candidato FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Fischio d'inizio per il «derby del Mugello». La partita politica nel collegio senatoriale «Firenze 3», dove si voterà probabilmente in novembre, si gioca infatti tutta all'interno della sinistra. Antonio Di Pietro, candidato dell'Ulivo, contro Sandro Curzi, «bandiera di Rifondazione». Che nel frattempo il Polo non abbia ancora «deciso come decidere» il proprio candidato (primarie tra gli iscritti, primarie fra tutti gli elettori, benedizione di Berlusconi, lasciapassare di An e così via) sembra importare pochissimo persino al popolo del centrodestra. In un collegio ritenuto inespugnabile da Forza Italia e soci l'attenzione è tutta rivolta a questa singolare lotta interna alla sinistra tra due «pezzi da novanta». Curzi, grintoso, sorridente e abbronzato, è sceso in campo già ieri. In mattinata ba¬ gno di folla in piazza Giotto a Vicchio: «Vorrei fare un regalo a D'Alema - ha detto ai tanti multanti di re e del pds che lo attorniavano -. Vorrei battere o almeno ridimensionare Di Pietro, vorrei impedire che qualcuno, come è successo con Bossi, un domani si penta di avere appoggiato un uomo che con la sinistra non c'entra per niente». Nel pomeriggio replica a Borgo San Lorenzo, infine cena a Scarperia (a due passi dall'autodromo). Oggi l'ex direttore del Tg3 sarà a Marradi, il paese del poeta Dino Campana, sull'Appennino - ai confini con l'Emilia Romagna, in occasione del mercato settimanale. Alle 15 parlerà nelle sale del castello mediceo del Trebbio per poi tornare a Borgo San Lorenzo dove incontrerà i segretari dei circoli di Rifondazione comunista. Un gioco «a tutto campo» per cercare di incrementare ù 15 per cento circa che re ha ottenuto alle ultime elezio- ni politiche. Nessuna mossa a sorpresa, per ora, da parte di Antonio Di Pietro. Come da programma fissato da tempo, in Mugello si farà vedere domani ma solo da «pochi intimi», intesi come i sindaci della zona. Lontano dalla folla, ma non dalle polemiche, l'ex pm di Mani pulite cercherà di convincere i riottosi primi cittadini del collegio (che per la verità va ben oltre il Mugello), tutti targati Ulivo, della bontà della sua candidatura. «L'incontro è in ogni caso un'opportunità di confronto - hanno scritto i sindaci idi Pontassieve, Fiesole, Campi Bisenzio e Reggello a Di Pietro -, anche se dalla nascita un po' confusa e promosso con troppo anticipo. Confidiamo che la discussione tra noi supererà alcuni elementi non completamente convincenti». Teatro del confronto, che dato il carattere sanguigno dell'ex magistrato e quello franco dei sindaci toscani potrebbe anche trasformarsi in scontro, l'altro castello mediceo a Cafaggiolo. Il «derby del Mugello», o dei castelli che dir si voglia, comunque, è solo all'inizio ed i due contendenti dovranno dimostrare di avere «colpi di classe» ma anche tenuta: c'è da reggere il ritmo e il pressing dell'avversario almeno per altri due o tre mesi. Prossima occasione di misurarsi (sempre a distanza), il Festival dell'Unità di Firenze dove sia l'ex magistrato sia l'ex direttore sono attesi dalle domande di un elettorato tuttora più sconcertato che incuriosito. Francesco Matteini Alessandro Curzi nel primo giorno di campagna elettorale a Vicchio Mugello
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