Ospedale volante contro la cecità

Ospedale volante contro la cecità Ospedale volante contro la cecità UN ospedale volante, con sala operatoria, locali per le visite e un minireparto di degenza. E' il DC 10 di Orbis International un'organizzazione umanitaria che lotta contro la cecità portando le tecniche più avanzate della chirurgia oftalmica nei Paesi del Terzo mondo. Nel mondo sono circa 50 milioni le persone che hanno perso la vista per cause facilmente evitabili e il loro numero continua a crerscere. Eppure due pazienti su tre potrebbero essere curati con successo, se solo avessero a disposizione ospedali dotati degli strumenti adatti e di personale con le competenze necessarie: il novanta per cento dei non vedenti, infatti, vive nelle regioni più povere del pianeta, dove sono più diffuse infezioni, malnutrizione e carenze sanitarie. La cataratta è al primo posto tra le cause di cecità, seguita dal tracoma, dal glaucoma e dalla penuria di vitamina A. L'attività di Orbis International, associazione che ha sede a New York ed è interamente finanziata da contributi privati, è iniziata nel 1982 con la trasformazione in clinica specializzata di una vecchio DC 8, dono dalla United Airlines. L'aereo, secondo i promotori dell'iniziativa, era il mezzo più idoneo per portare ovunque nel mondo le più moderne terapie e le tecniche operatorie, al duplice scopo di curare i pazienti e di trasmettere le conoscenze agli oculisti degli ospedali locali. I fatti hanno confermato la validità del progetto. Orbis International ha già svolto oltre 250 campagne, che hanno toc¬ cato settanta Paesi in Africa, in Asia e nell'America Latina. L'equipe di 350 specialisti, tutti volontari, ha ridato la vista a 18 mila persone altrimenti condannate alla cecità, addestrando contemporaneamente 28 mila operatori sanitari tra medici e infermieri. Nel luglio del 1993, dopo aver volato per 33 anni, il DC 8 è andato in pensione. Lo ha sostituito il DC 10, acquistato grazie ai contributi volontari e alle donazioni di un imprenditore americano e due uomini d'affari di Hong Kong. Molto più grande del predecessore, il nuovo aereo è equipaggiato con tutte le apparecchiature per la chirurgia e i trattamenti laser, utili per la cura del glaucoma e dei distacchi di retina. Oltre ad avere più spazio per la sala operatoria, il reparto di degenza e i locali per le visite, il trireattore dispone di un'area dedicata all'insegnamento. Vi si trova la biblioteca e un'aula da 52 posti dotata di mezzi audiovisivi. Un collegamento tv a circuito chiuso permette di seguire in diretta le fasi degli interventi che si svolgono nella vicina camera operatoria. Orbis International non ha, ovviamente, fini di lucro ed è indipendente da governi, movimenti politici o religiosi. Queste caratteristiche consentono all'organizzazione umanitaria di intervenire ovunque. In genere, una missione dell'ospedale volante dura alcune settimane ed è preceduta da una visita di un team di medici, allo scopo di definire il programma sulla base delle necessità locali. Giancarlo Riolfo

Persone citate: Giancarlo Riolfo

Luoghi citati: Africa, America Latina, Asia, Hong Kong, New York