Moi a Mombasa «turisti non fuggite dal Kenya»

Moi a Mombasa Moi a Mombasa «Turisti non fuggite dal Kenya» MOMBASA. Senza fornire nessuna spiegazione per le violenze a sfondo etnico che hanno fatto almeno 42 vittime, il presidente del Kenya Daniel Arap Moi ha garantito che il Paese «è sicuro per i turisti e gli investitori stranieri». Arap Moi, arrivato due sere fa a Mombasa teatro dei disordini più gravi ieri ha. parlato davanti ai suoi sostenitori a Msambweni, a cinquanta chilometri a Sud della città. «Abbiamo bisogno di investimenti in Kenya per dare lavoro alla nostra gente. Abbiamo bisogno che i turisti vengano in massa a visitare ogni parte del Kenya», ha affermato il presidente, che ha accusato la stampa internazionale di aver esagerato le notizie sugli scontri e di aver dato informazioni sbagliate: «La rappresentazione distorta degli eventi africani sta distruggendo l'Africa. Devo dire che il mondo occidentale sta trascinando l'Africa nell'abisso», ha affermato Arap Moi, che ha visitato anche Likoni, dove nei giorni scorsi è stata attaccata una missione cattolica italiana e il 13 agosto sei poliziotti erano stati uccisi nell'assalto contro un commissariato. Il Presidente, al potere da 19 anni e candidato per il quinto mandato consecutivo, resta sotto pressione da parte delle opposizioni che accusano il governo di aver manovrato la violenza per coagulare consensi in vista delle elezioni dell'anno prossimo e rivendicano il varo di riforme costituzionali che rendano più trasparente il voto. Una richiesta appoggiata anche dagli Usa. Ieri l'ambasciatore Prudence Bushnell ha avvertito che Washington non considererà le elezioni libere e corrette se non saranno precedute dalle riforme. [Agi]

Persone citate: Arap Moi, Daniel Arap Moi, Prudence Bushnell

Luoghi citati: Africa, Kenya, Mombasa, Usa, Washington