Rientrano dallo Yemen i 18 italiani

Dopo l'agguato Dopo l'agguato Rientrano dallo Yemen i 18 italiani SANAA. E' confermata per oggi, salvo imprevisti, la partenza per il rientro in Italia dei diciotto italiani in vacanza nello Yemen che giovedì sono stati al centro di un drammatico tentativo di sequestro da parte di un gruppo armato nella regione di Shabua. La comitiva è tutta composta da giovani: 13 provenienti da Milano, tre da Firenze, uno da Venezia e uno da Biella. Con il gruppo rientrerà anche l'avvocato fiorentino Federico di Meo, 32 anni, che è stato colpito ad una spalla da una delle raffiche di mitra sparate dagli assalitori. «Poteva essere una carneficina, siamo stati molto fortunati», ha ammesso il milanese Dario Barboni, che aveva funzione da capogruppo. Di Meo anche ieri non ha voluto parlare con i giornalisti. Le sue condizioni, comunque, non destano preoccupazioni, ma dopo il suo rientro dovrà quasi sicuramente sottoporsi ad un intervento chirurgico. Gli altri se la sono cavata con momenti di grande paura. Il rientro in Italia è previsto con un volo della compagnia dello Yemen in partenza da Sanaa. Il gruppo di italiani, che viaggiava su un convoglio di jeep, era stato al centro di un agguato, probabilmente per un tentativo di rapimento. Ma di fronte alla loro fuga, i banditi avevano aperto il fuoco: numerosi colpi di kalashnikov avevano colpito un fuoristrada e un proiettile aveva trapassato la spalla sinistra di uno di loro provocandogli gravi lesioni. L'agguato era avvenuto nella regione dello Shabuah, la stessa zona dove era stati rapiti il 13 agosto, per essere rilasciati incolumi dopo un giorno e mezzo, i sei componenti di due famiglie napoletane. [Ansa]

Persone citate: Dario Barboni, Di Meo

Luoghi citati: Biella, Firenze, Italia, Milano, Venezia, Yemen