Don Giussani: dialoghiamo i laici non credenti
Don Giussoni: dialoghiamo i laici non erodenti Da oggi il via alla kermesse di CI sul nichilismo Don Giussoni: dialoghiamo i laici non erodenti RIMINI. Nel nome di Dostoevskij si apre oggi il XVIII Meeting per l'amicizia fra i popoli. Per i delfini, seguaci di don Giussani, la festa di Rimini sarà l'occasione per approfondire fino al 30 agosto un tema che si rifa a una frase dei Fratelli Karamazov: «Davvero lutto è buono e splendido perché tutto è verità». Intellettuali, artisti e politici (ma saranno meno del solito: dal primo programma sono stati cancellati diversi nomi, a cominciare da quelli di D'Alema e di Tietmeyer) si confronteranno sul nichilismo, su cui ruota anche il messaggio che il Papa ha fatto pervenire agli organizzatori della grande kermesse giovanile. «La pretesa dell'uomo di porsi al centro del cosmo è la causa del senso di smarrimento e della sfiducia della nostra epoca profondamente segnata da correnti culturali nichiliste», scrive Giovanni Paolo II. Alla vigilia del meeting, don Giussani, fondatore di CI, lancia l'invito ad un dialogo con i laici non credenti ma denuncia anche l'avanzare di un pensiero «non cattolico» nella Chiesa. «Esattamente venti anni fa - spiega al settimanale «Tempi» Paolo VI accusava l'introduzione di un «pensiero non cattolico» dentro la Chiesa. Si trattava di un allarme a riguardo di un incipiente svuotamento dall'interno della natura e del metodo del fatto cristiano». In questa edizione, non è sicura nemmeno la presenza di Rocco Buttigliene, segretario del Cdu e uno dei fondatori di CI (ma tra i 2750 volontari del meeting c'è sua figlia Francesca), che era protagonista fisso. «Una minore politicizzazione - commenta Buttigfione - può fare soltanto bene al Meeting dell'Amicizia». Tra i politici sicuri quest'anno: Dini, Boato, Bonino, Formigoni e pochi altri. Ma ci sarà spazio per i problemi economici e sociali con D'Antoni, Marcegaglia, Ruggiero, Billia, il presidente della LegaCoop Barberini, e per quelli religiosi (con i vescovi di Praga e Sarajevo soprattutto col segretario di Stato del Vaticano card. Sodano). [st. ci
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