DOPO LA FESTA di Barbara Spinelli

L'uomo denunciato per possesso illegale di armi. La verità di Ali: è stato un incidente DOPO LA FESTA Ivescovi che hanno accompagnato Giovanni Paolo II nel suo pellegrinaggio a Parigi sono tutti stupiti, per l'enormità delle affluenze e per gli entusiasmi suscitati dalla XII Giornata Mondiale della Gioventù. E' come se un popolo avesse risposto a una chiamata, accorrendo da 160 Paesi, e molti stentano a capire, a raccontare quello che vedono. Si stupisce il cardinale Martini, secondo il quale «ci deve esser di mezzo la vacanza, l'attrazione di Parigi, il gusto di stare assieme, ma anche chissà - una ricerca spirituale». Si stupisce e s'inebria il direttore del Figaro, che scorge d'un tratto singolari vibrazioni nelle masse giovanili, e vede accamparsi una redentrice miracolosa festa: la festa di un idealismo infine di ritorno, la festa che suggella una «comunione inaudita», la festa che annuncia il «trionfo dell'amore sul re-denaro» e che permette di credere ancora nell'avvenire dell'uomo, nell'innata sua bontà. Il Santo Padre non è venuto a dire precisamente questo - è venuto a dare dei compiti, a indicare strade strette, a consigliare difficili libertà, difficili «eroismi morali» ma quel che strega le fantasie e suscita ammirato sgomento non sono le sue parole, né le sue visioni del mondo: è la sua presenza fisica, di fronte alle folle estatiche. E' la maniera, in cui questa presenza si impone e si trasfigura, a cospetto delle masse giovanili. Barbara Spinelli CONTINUA A PAG. 5 PRIMA COLONNA

Persone citate: Giovanni Paolo Ii

Luoghi citati: Parigi